Dall’11 ottobre 2014 sino al 22 febbraio 2015 nelle sale espositive del Castello di Udine potrete assistere alla mostra “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.” Il percorso espositivo intende far conoscere le più importanti acquisizioni di decenni di indagini archeologiche nell’Adriatico orientale, compiute da parte degli archeologi di Italia, Slovenia e Croazia.
Dall’11 ottobre 2014 sino al 22 febbraio 2015 nelle sale espositive del Castello di Udine potrete assistere alla mostra “Adriatico senza confini. Via di comunicazione e crocevia di popoli nel 6000 a.C.” Il percorso espositivo intende far conoscere le più importanti acquisizioni di decenni di indagini archeologiche nell’Adriatico orientale, compiute da parte degli archeologi di Italia, Slovenia e Croazia. La mostra è organizzata dal Museo Archeologico dei Civici Musei di Udine in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il periodo che si intende trattare nella mostra è marcato da cambiamenti economici cruciali, che condussero alla creazione di un nuovo legame tra l’uomo e l’ambiente. L’uomo diviene un fattore ecologico determinante, capace di lasciare ovunque traccia del suo passaggio: i paesaggi naturali divengono lentamente spazi abitati e coltivati, le comunità umane si radicano nel territorio ed esprimono la loro identità culturale, in particolare nell’espressione decorativa dei manufatti ceramici. Ed è in base ai tratti decorativi di questi reperti che è possibile riconoscere ora i contatti tra le comunità e le loro differenze. Un rinnovato contatto e scambio tra gli studiosi e dei migliori rapporti politici tra i Paesi permette ora di tracciare un quadro più accurato del Neolitico dell’Adriatico orientale. Attraverso ricostruzioni paleombientali, paleoeconomiche, cronologiche e con una migliore comprensione degli aspetti culturali, si è giunti ad un panorama articolato del Neolitico di questa macro area. La mostra ha come denominatore comune il proposito di rileggere la storia collettiva delle comunità neolitiche affacciate sulla costa orientale dell’Adriatico, col fine di individuare una possibilità di incontro e di reciproco arricchimento. Infatti, questi siti geograficamente distanti sono legati da rapporti intensi e ciò che complessivamente emerge è una comune radice culturale. L’esposizione è inoltre un’occasione per mostrare le novità delle ultime ricerche svolte tra Italia, Slovenia e Croazia, creando una importante rete transnazionale tra Musei e Università. Un momento di riflessione sulle radici culturali del nostro territorio e sull’identità culturale e spirituale dell’Adriatico orientale.
Chiara Trompetto
[Fonte delle immagini: udinecultura.it, it.wikipedia.org]
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