Martedì 30 settembre alle ore 20, il Teatro Regio di Torino apre la Stagione 2014-2015 con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Questo immenso capolavoro sinfonico-corale è diventato nel corso degli anni l’emblema dell’eccellenza del Regio. Con la direzione di Gianandrea Noseda, il Requiem è stato eseguito, sempre con unanime successo di pubblico e
Martedì 30 settembre alle ore 20, il Teatro Regio di Torino apre la Stagione 2014-2015 con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Questo immenso capolavoro sinfonico-corale è diventato nel corso degli anni l’emblema dell’eccellenza del Regio. Con la direzione di Gianandrea Noseda, il Requiem è stato eseguito, sempre con unanime successo di pubblico e critica, in tutto il mondo, da Vienna a Tokyo, da Dresda a San Pietroburgo.
Per aprire la grandiosa Stagione 2014-2015 viene presentato in Italia, per cinque concerti dal 30 settembre al 7 ottobre, il masterpiece che ha reso famoso il Teatro torinese all’estero.
Per il Requiem prenderanno parte, con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, diretti da Gianandrea Noseda, quattro grandi solisti: Hui He, soprano cinese dal timbro morbido e dalla fine musicalità, già vincitrice del concorso Voci verdiane di Busseto, impegnata nelle più importanti platee internazionali; Daniela Barcellona, mezzosoprano d’eccellenza dalla consolidata fama mondiale e graditissima presenza costante delle produzioni del Regio; Jorge de León, giovane tenore spagnolo dal timbro squillante e omogeneo, che ha già lavorato con direttori quali Zubin Mehta e il compianto Lorin Maazel; e infine Michele Pertusi, uno dei più grandi bassi della scuola italiana, amatissimo dal pubblico torinese e non solo. Il Coro, elemento fondamentale di tutta la partitura, è istruito da Claudio Fenoglio.
Il Requiem, su cui Johannes Brahms disse: «solo un genio può scrivere tali opere», venne eseguito per la prima volta il 22 maggio 1874 nella Basilica di San Marco a Milano, con la direzione dello stesso Verdi. Composto dal grande operista per commemorare il primo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni, il Requiem emerse subito quale universale messaggio di pace e consolazione rivolto all’umanità. Il successo di pubblico e critica fu immediato e la partitura iniziò a viaggiare a Roma, Venezia, Parigi, Londra e da allora è rimasta sempre in repertorio.
Più che di musica sacra si potrebbe parlare di musica spirituale, fatta da un uomo per gli uomini, nel tentativo di offrire un po’ di conforto, non certo una risposta definitiva, al mistero della vita e della morte. Nel Requiem si ascolta il grido di dolore del Dies Irae, il pentimento e il rimorso nell’Ingemisco, la compassione nel Lacrymosa e, infine, la pace, vera dimensione dell’uomo, nel Libera me.
Il Requiem si potrà ascoltare in diretta via radio su Rai-Radio3, il 30 settembre alle 20.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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