Stamane, alle 5.00 circa, a Palatium Romano di Quote San Francesco a Portigliola, è andato in scena Portiglialba, evento simbolo del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia. Uno spettacolo corale, in quanto tanti dei protagonisti di questa edizione del festival erano presenti all’evento; interattivo perché si è concluso con qualche esercizio diaframmatico per sostenere l’emissione vocale, con la lettura di brevi testi poetici
Stamane, alle 5.00 circa, a Palatium Romano di Quote San Francesco a Portigliola, è andato in scena Portiglialba, evento simbolo del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia.
Uno spettacolo corale, in quanto tanti dei protagonisti di questa edizione del festival erano presenti all’evento; interattivo perché si è concluso con qualche esercizio diaframmatico per sostenere l’emissione vocale, con la lettura di brevi testi poetici da parte di alcuni spettatori e con Volare di Modugno; estemporaneo giacché si è costruito strada facendo; e partecipato poiché la in tanti hanno tenacemente preso parte al matinée. È stato un recital che ha celebrato l’amore in tutte le sue forme e in cui si è trovato lo spazio pure per ricordare Piero Angela, da poco scomparso, e per far dialogare magicamente il teatro con la musica, la parola – anche dialettale – col linguaggio universale per eccellenza. Un collage di brani, poesie, storie ben amalgamate dalla stessa direttrice artistica Elisabetta Pozzi che ha recitato il quinto canto dell’Inferno di Dante in modo magistrale: solo per tale ascolto è valsa la sveglia alle 4.15 del mattino.
Ma per raccontarvi la mattinata, andiamo per gradi. Il tutto è iniziato con una versione strumentale di una celeberrima ninna nanna, eseguita dal vivo da Daniele D’Angelo e Roberto Piazzolla: Summertime di George Gershwin, capace di farci accedere immediatamente a uno spazio sacro, quello della messinscena. E immediatamente dopo la prima delle due sequenze iconiche di Romeo e Giulietta di William Shakespeare, il dialogo alla finestra, rivisitato simpaticamente dalla stessa Pozzi e da Francesco Biagetti. È seguito un pezzo di Corrado Alvaro interpretato con passione da Adriana Cuzzocrea e Roberto Piazzolla. E quindi Tutti in un punto di Italo Calvino, poi con sottofondo Star Crossed Lovers l’altro quadro di Romeo e Giulietta, dopo il quale Biagetti ci ha emozionato con un’interpretazione sentita e pulita di Ascolta come mi batte il tuo cuore di Wislawa Szymborska, con un suo personale e delicato accompagnamento al pianoforte. Giunge con una carica emotiva pari a un treno incorsa il quinto canto di Dante su citato a cui segue la versione in dialetto, risalente all’Ottocento, interpretata da Antonio Tallura. Ma gli ospiti non finiscono ed è la volta di Cocotte di Gozzano resa con cura, delicatezza e personalità da Edoardo Siravo che ha celebrato pienamente la normalità quotidiana del poeta piemontese – Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state….
Dopo tale intenso affresco, tutti i protagonisti di Portiglialba hanno cantato la vita, invitando i presenti a vivere il presente col Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo il Magnifico Chi vuol essere lieto sia, di domani non v’è certezza. E piano piano fanno breccia le brevi poesie che coinvolgono il pubblico, introdotte da Talvolta con il cuore Raramente con l’anima Ancor meno con la forza Pochi amano davvero di Emily Dickinson…
E alla fine, mentre il sole era già alto tutti insieme, dopo aver intonato Volare, oh, oh Cantare, oh, oh, oh, oh Nel blu, dipinto di blu Felice di stare lassù. E volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più su Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù Una musica dolce suonava soltanto per me Volare, oh, oh Cantare, oh, oh, oh, oh Nel blu, dipinto di blu Felice di stare lassù ci si è goduti assieme una buona colazione.
Che dire? Proprio un bell’inizio di un Ferragosto che auguriamo sia speciale per tutti.
Annunziato Gentiluomo
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