Si è conclusa, ieri, la terza edizione del Koqix, rassegna di cinema indipendente proposta dalle Associazioni SystemOut e ArtInMovimento, e satellite del Torino Underground Cinefest. In linea col DCM dell’11 marzo e dei suoi aggiornamenti, i sei giorni di programmazione sono stati in streaming sul canale dedicato Vimeo che ha visto disponibili 20 film, precisamente
Si è conclusa, ieri, la terza edizione del Koqix, rassegna di cinema indipendente proposta dalle Associazioni SystemOut e ArtInMovimento, e satellite del Torino Underground Cinefest. In linea col DCM dell’11 marzo e dei suoi aggiornamenti, i sei giorni di programmazione sono stati in streaming sul canale dedicato Vimeo che ha visto disponibili 20 film, precisamente 3 lungometraggi e 17 cortometraggi, provenienti praticamente da tutto il mondo.
La Giuria ha decretato come Miglior Lungometraggio l’argentino El cuento (The story) di Claudio Perrin e come Miglior Cortometraggio l’olandese Intrinsic moral evil di Harm Weistra.
È stato attribuito il premio a “El cuento” per la qualità della messinscena. Il regista è riuscito, con pochi mezzi, a dare forma ad un film che non sembra nemmeno low budget. Buona la fotografia e molto interessante la regia, assolutamente funzionale al racconto. Gli attori protagonisti, con grandi capacità, riescono a dare vita ad un racconto di una sensibilità straordinaria. “El cuento” è la conferma di quanto di buono continui a fare il cinema argentino negli ultimi anni. Grazie Claudio Perrin.
La scelta del Miglior Cortometraggio è ricaduta su “Intrinsic Moral Evil” per la grande capacità di dare vita ad un racconto sensibile e profondo attraverso la danza. Sin dall’inizio, i tre danzatori giocano con la percezione e le aspettative dello spettatore. Tutto è ben calibrato. Il risultato è completamente immersivo. La storia dei tre personaggi si sviluppa gradualmente. Il loro segreto viene svelato con straordinaria capacità registica solo un frammento prima dei titoli di coda. Intrinsic Moral Evil è un lavoro realizzato con un budget piccolissimo ma con soluzioni tecniche assolutamente professionali. Molto ben fatte le coreografie. Grande empatia tra i tre protagonisti che le esercitano con professionalità e sensibilità.
Vince il Premio del Pubblico l’israeliano “Jonathan Agassi saved my life” di Tomer Heymann (Israele), quasi 2 mila visualizzazioni del film in pochissimi giorni sul nostro canale Vimeo. Un successo di pubblico straordinario e incontrastato. Netto il divario con gli altri film in concorso.
Siamo stati con orgoglio il media partner dell’evento di cui abbiamo curato anche l’ufficio stampa. Sei giorni di bellezza e di qualità!
Chiara Trompetto
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