Come è stato comunicato in data 9 marzo e per allinearsi alle direttive del Decreto del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo (DPCM 11 marzo 2020), inerente alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, la settima edizione del Torino Underground Cinefest, ideato e diretto dal regista Mauro Russo Rouge e realizzato
Come è stato comunicato in data 9 marzo e per allinearsi alle direttive del Decreto del Consiglio dei Ministri dell’11 marzo (DPCM 11 marzo 2020), inerente alle misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, la settima edizione del Torino Underground Cinefest, ideato e diretto dal regista Mauro Russo Rouge e realizzato dalle associazioni ArtInMovimento e SystemOut, sarà in streaming sulla piattaforma italiana Indiecinema (www.indiecinema.it). Sette lungometraggi saranno anche disponibili su MYmovies (https://www.mymovies.it/).
Come ogni anno, ecco le riflessioni e i bilanci, attraverso cui il direttore artistico presenta l’evento.
La settima edizione del Torino Undeground Cinefest si presenta al pubblico con una serie di importanti novità, prima tra tutte la modalità di fruizione in streaming sulla piattaforma Indiecinema. Non si tratta certamente di una scelta fatta da noi che avevamo visto nella Sala 1 di 440 posti dell’Ambrosio Cinecafè la sede più idonea per rispondere al meglio ai bisogni del nostro pubblico che cresce di anno in anno, ma imposta dalla situazione odierna di cui sappiamo veramente troppo poco per pensare di rimandare il nostro evento cinematografico.
Nell’ultima edizione dello scorso anno, in cinque giorni, più di 4 mila persone hanno assistito alle nostre proiezioni. Numerose le persone che non sono riuscite a presenziarvi, soprattutto nella fascia serale.
Quest’anno 2.111 film sono stati inviati al vaglio del nostro team di preselezione. Alla fine di mesi di visione 61 i film in concorso di cui 13 lungometraggi e 48 cortometraggi, provenienti da Germania, Olanda, Francia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Israele, Grecia, Inghilterra, Nepal, Chile, Polonia, Finlandia, Spagna, Austria, Venezuela, Latvia, Svizzera, Belgio, Iran, Taiwan, Svezia, Cuba, Argentina, Cina, Libano, Serbia, Bosnia ed Herzegovina, Russia e ovviamente Italia. Molto dei quali fruibili online (oltre 40), dopo l’opportuna autorizzazione degli autori.
Avevamo previsto due eventi speciali fuori concorso, fra i quali una masterclass con Hervè Schneid, editor francese di film come “Delicatessen”, “Il favoloso mondo di Amelie”, “La città perduta” e “Neruda”, sul film russo “Anna’s War” del regista Aleksei Fedorchenko, vincitore di due Nika Award’s (il maggiore riconoscimento annuale russo) come Miglior Film e Miglior Attrice con ben dieci nomination, e la presenza di dodici autori. Una festa di apertura e chiusura nel capiente foyer dell’Ambrosio… Avevamo… mai imperfetto è più azzeccato. Per quest’anno è andata così. Non vogliamo certo farci schiacciare da tale situazione, ma con coraggio e intraprendenza desideriamo portare un messaggio di speranza permettendo a una platea potenzialmente più vasta di godere di questi magnifici prodotti e di garantire loro una maggiore visibilità.
La nostra è un’azione inarrestabile che comincia molti mesi prima con un lavoro di sensibilizzazione attraverso un tour di rassegne sul territorio del Nord Italia (Torino, Ivrea, Tortona, Milano, Savona, Novara e Asti), animate da un unico obiettivo: divulgare, a rotazione, tutti i film in selezione. Un processo assai apprezzato da un pubblico sempre partecipe e attento.
Ogni anno, durante la chiusura del festival, dichiaro sempre al pubblico che il festival tornerà l’anno successivo con un livello di complessità maggiore. Lo scorso anno dissi che avremmo aumentato i giorni da cinque a sette. E così è stato. Ora, prima di cominciare questa settima edizione, dichiaro apertamente che l’ottava edizione del Torino Underground durerà otto giorni. L’asticella va sempre alzata: è uno stimolo a non rilassarsi. La bussola punta sempre verso un obiettivo: non sederci sugli allori e realizzare per crescere. Questo è l’orientamento che abbiamo io e i miei soci, Matteo Valier e Annunziato Gentiluomo.
Adesso però godiamoci questo 7° TUC “special”, precisa Mauro Russo Rouge, il direttore artistico.
Cosa dire? Una scelta coraggiosa, ma opportuna. Una risposta viva a un momento drammatico che non ha precedenti nel nostro bel paese. Un contributo che inneggia alla bellezza all’azione virale #iorestoacasa. Un modo diverso per celebrare la settima arte.
Noi sosteniamo sempre il Torino Underground e dai suoi albori ne abbiamo sostenuto il progetto… Quest’anno lo vivremo in un modo speciale, dai sofà, dalle poltrone o dai letti di casa… e dalle nostre dimore conosceremo i vari vincitori.
Chiara Trompetto
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