Da domani, 24 marzo, avrà inizio la sesta edizione del Torino Underground Cinefest, festival di cinema indipendente ideato e diretto dal regista torinese Mauro Russo Rouge, e proposto da SystemOut e l’A.C.S.D. ArtInmovimento. L’evento che si protrarrà fino a giovedì 28, prevede 52 film in concorso, 39 cortometraggi e 13 lungometraggi, sarà ospitato dal Cinema
Da domani, 24 marzo, avrà inizio la sesta edizione del Torino Underground Cinefest, festival di cinema indipendente ideato e diretto dal regista torinese Mauro Russo Rouge, e proposto da SystemOut e l’A.C.S.D. ArtInmovimento. L’evento che si protrarrà fino a giovedì 28, prevede 52 film in concorso, 39 cortometraggi e 13 lungometraggi, sarà ospitato dal Cinema Classico, sito in piazza Vittorio Veneto, 5, dal CineTeatro Baretti, ubicato in via Baretti, 4, e dal Blah Blah, in via Po, 21, dove sempre domani, dalle ore 23:30 ci sarà il party di inaugurazione del festival.
“I numeri parlano chiaro: 2821 film ricevuti!
Pochi fronzoli. Il Torino Underground Cinefest ha vissuto, negli ultimi anni, un processo di crescita straordinario che ci impone un’esigenza specifica: fare sempre meglio per poter legittimare il nostro operato ed esprimere il nostro punto di vista.
Ricordo i primi anni in cui c’era una visione, ma non c’era ancora la struttura definita che ci contraddistingue oggi. Se mi guardo indietro, riesco a percepire quanto di buono sia stato fatto, ma non vedo ragione per non pensare di poter crescere ancora.
In questa sesta edizione ci presentiamo al pubblico torinese, sempre molto partecipe, attento e curioso, con cinque giorni di proiezioni, che diventeranno ben sette nel 2020. Anche le location sono aumentate: accanto al Cinema Classico, il Cinema Teatro Baretti e il Blah Blah. Un modo per essere più capillari sul territorio e poter farci raggiungere con più facilità.
Oggi il festival sta acquisendo un respiro sempre più internazionale. Negli ultimi anni abbiamo ospitato registi da gran parte del mondo, ringraziandoli per i loro film e offrendo loro uno spazio per poter presentarsi e veicolare la propria arte.
Attraverso il TUC ci poniamo come obiettivo quello di contribuire alla divulgazione di quei prodotti cinematografici realizzati con budget spesso e volentieri risicati, ma non di certo meno interessanti. L’importanza del budget viaggia di pari passo con l’ingegno. La maggior parte di questi film, corti o lunghi che siano, “subisce” un processo creativo poco ortodosso, a tratti estemporaneo. Pensare di realizzare un lungometraggio in quindici giorni non è utopia. Tutto è fattibile quando c’è l’idea, ma soprattutto è l’ingegno a fare la differenza.
Noi del Torino Underground siamo particolarmente sensibili a questi processi. Sono proprio loro, i processi, che ne determinano l’appeal. La fascinazione sulle persone è di conseguenza immediata.
C’è un forte desiderio di venire a conoscenza di tutte le dinamiche di realizzazione, di percepire il vissuto e di rivivere, insieme agli artisti, il backstage delle loro creazioni. C’è curiosità. C’è volontà di interagire. Da qui, l’importanza dei Q&A, sempre presenti e graditi durante il festival. A tali classici spazi di confronto quest’anno si aggiungeranno ulteriori momenti di approfondimento con gli autori presso la sede del Blah Blah di via Po, 21.
Il futuro del festival ruota intorno alla maggiore consapevolezza degli autori. Una consapevolezza valorizzata dalle opportunità distributive degli ultimi anni. Non mi riferisco solo ed esclusivamente al canale alternativo dell’on-demand, ma a quello classico, per molti un lontano miraggio, dell’uscita in sala. Oggi tutto questo si sta concretizzando grazie alla cosiddetta “proiezione ad evento”, un format interessante e originale che garantisce al film una visibilità adeguata, attraverso una sorta di vero e proprio “tour cinematografico”.
Il futuro del cinema indipendente è sicuramente promettente. L’attività produttiva è fervida. C’è l’esigenza di esprimersi. La sensazione positiva è finalmente valorizzata dall’esistenza, per questi film, di un vero e proprio mercato.
In conclusione, ringrazio tutti coloro che ogni anno mi supportano, dalle associazioni culturali ArtInMovimento e SystemOut, veri e propri punti di riferimento nell’organizzazione del festival, ai numerosi media partners, sempre puntuali e ben predisposti. E quindi non mi resta che augurare buon festival a tutti!”, conclude il regista torinese Mauro Russo Rouge.
L’ingresso all’evento è gratuito, ma è necessario prenotare il proprio posto sulla piattaforma su Eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-torino-underground-cinefest-54167020015?aff=ehomecard in termini di accredito però.
Si ricorda che i media-partner della sesta edizione del TUC sono, oltre ad ArtInMovimento Magazine che cura anche l’ufficio stampa, Italia Che Cambia, Piemonte Che Cambia, TorinOggi, Studio54Network, Eco del Cinema, Al di là del Cinema… e Il profumo della dolce vita.
La Scuola di Arti Digitali e Interattive “Event Horizon” (http://Eventhorizoncg.Com/It/) sostiene l’iniziativa con un contributo volontario.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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