Contribuire a migliorare la qualità dell’informazione che ruota attorno al cibo, per rispondere a un preciso diritto dei cittadini: essere davvero liberi di scegliere cosa mangiare e come mangiare. Ecco l’obiettivo ambizioso del Festival del Giornalismo Alimentare che si terrà da domani a Torino (21-22-23 febbraio) confermando il capoluogo piemontese come “capitale del gusto”, centro di
Contribuire a migliorare la qualità dell’informazione che ruota attorno al cibo, per rispondere a un preciso diritto dei cittadini: essere davvero liberi di scegliere cosa mangiare e come mangiare. Ecco l’obiettivo ambizioso del Festival del Giornalismo Alimentare che si terrà da domani a Torino (21-22-23 febbraio) confermando il capoluogo piemontese come “capitale del gusto”, centro di elezione per il dibattito culturale sul cibo.
Nei tre giorni di evento si alterneranno seminari, laboratori pratici, incontri b2b tra aziende e professionisti della comunicazione, eventi off. Il filo conduttore dei dibattiti sarà stimolare il confronto e la riflessione tra i vari protagonisti della comunicazione alimentare, tenendo soprattutto conto che il pubblico di consumatori è sempre più preparato, attento, esigente.
I vari panel metteranno in luce i temi più caldi del momento come l’allarme delle microplastiche in ciò che beviamo e mangiamo, le cosiddette “fake news”, i reati alimentari, l’e-commerce dei prodotti alimentari.
Si è da poco concluso, con il 2018, l’Anno del cibo italiano nel mondo, e sarà un’occasione per fare il punto anche su quello, con due relatori d’eccezione come Oscar Farinetti (fondatore di Eataly) e Giancarlo Caselli.
Come sempre sarà grande l’attenzione rivolta alla salute e all’educazione per una corretta alimentazione, con la presenza di Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare, con il contributo della Fondazione Umberto Veronesi, di Fondazione CRT (che presenta per la prima volta due linee didattiche sul cibo nell’ambito del proprio progetto Diderot per le scuole), di Compagnia di San Paolo oltre che dei vertici del Ministero della Salute.
Verrà analizzato il cibo come possibile fattore di integrazione per le popolazioni migranti, come scelta “sostenibile” per l’ambiente e come protagonista, nei sistemi finanziari, attraverso un’intervista con la professoressa Elsa Fornero.
Ci sarà anche un momento di riflessione sul vegan, in un confronto aperto tra critici gastronomici e chef di successo come Pietro Leemann e Simone Salvini, coordinati dalla rivista di riferimento Funny Vegan.
Vi saranno poi incontri maggiormente collegati alle professioni della comunicazione, che sono poi i destinatari principali della manifestazione. Sarà data voce infine al mondo dei foodblogger, degli youtuber e degli instagrammer, tra questi Benedetta Rossi, in testa alle classifiche tra le influencer nel food, che concluderà i lavori di venerdì 22 febbraio.
Per la prima volta il Festival, in partnership con la Regione Piemonte, l’Istituto Zooprofilattico e la Commissione europea, consegnerà alcuni riconoscimenti a giornalisti chedurante l’anno si sono distinti nel raccontare le eccellenze enogastronomiche del territorio piemontese e nell’analisi delle tematiche sulla salute alimentare.
Ci saranno laboratori pratici, lo spazio B2B tra le imprese e i professionisti, gli eventi OFF nelle serate di giovedì e venerdì, e infine i press tour di sabato, ma di tutto questo vi parleremo più dettagliatamente nel corso del Festival.
Chiara Trompetto
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