Dopo l’apertura prevista per domani, alle 20:30 al Cinema Massimo con il film TOUCH ME NOT di Adina Pintilie, il Fish&Chips Film Festival entrerà nel vivo. Sono 50 in tutto i film in gara, 14 lunghi e 36 corti, provenienti da Brasile, Stati Uniti, Belgio, Italia, Germania, Polonia, Francia, Spagna, Estonia, Austria, Danimarca, Messico, Russia,
Dopo l’apertura prevista per domani, alle 20:30 al Cinema Massimo con il film TOUCH ME NOT di Adina Pintilie, il Fish&Chips Film Festival entrerà nel vivo.
Sono 50 in tutto i film in gara, 14 lunghi e 36 corti, provenienti da Brasile, Stati Uniti, Belgio, Italia, Germania, Polonia, Francia, Spagna, Estonia, Austria, Danimarca, Messico, Russia, Norvegia, Finlandia, Canada, Svizzera, Australia, Regno Unito, Venezuela, Argentina e Grecia, rappresentativi di molteplici approcci, generi e tematiche.
I 14 lungometraggi, di cui 12 saranno in anteprima nazionale, esplorano tematiche come la condizione delle sex workers (“Everything’s Better Than a Hooker” di Ovidie e in “Portraits di Andrea Palmer” di C. Huston e Joe Rubin), la scoperta della sessualità nell’adolescenza (“We” di Rene Heller e Samantha Hudson, e “una historia de sexo, fe y electroqueer” di Joan Porcel), i rapporti intergenerazionali (“Bedbugs” di Jan Henrik Stahlberg e Nina di Olga Chajdas) e quelli di coppia (“The Artist & The Pervert” di Beatrice Behn e René Gebhardt). Ci sono i ritratti biografici di personalità sui generis quali il regista polacco Walerian Borowczyk in “Love Express. The Disappearance of Walerian Borowczyk” di Kuba Mikurda e Miss Rosewood, performer di burlesque estremo, nel documentario omonimo di Helle Jensen. Pansessualità e concetto di genere saranno poi al centro di “Superpina: gostoso è quando a gente faz!” di Jean Santos, vero e proprio inno all’edonismo, e del nuovo lavoro di Maria Beatty, che si presenta con “Fuck them all”, personale visione di un universo fetish nel quale le distinzioni di genere scompaiono. Tra la finzione scenica e la realtà si situano invece “Cumper” di Rosario Gallardo, girata in cinque giorni a bordo di un camper, e “Landlocked” di Livia Cheibub, tratto da una storia vera. Infine, il tema dell slut shaming, nell’anticonvenzionale commedia “Sextape” di Antoine Desrosières.
Per la prima volta il concorso lunghi vedrà due categorie separate contendersi due premi. Il regista Davide Ferrario, il critico cinematografico Sandro Avanzo e la videoartista Titta Cosetta Raccagni assegneranno il Premio al Miglior Lungo Fiction (1.000€), mentre grazie alla partnership con Sky/Cielo verrà assegnato a un documentario lungo il Premio alla distribuzione CIELO – THE BODY OF SEX, che consiste nella firma di un contratto triennale con il canale free-to-air Cielo per lo slot di programmazione The Body of Sex.
I cortometraggi saranno in tutto 36, di cui 30 in anteprima nazionale, suddivisi nei due dei concorsi CORTI e CORTI XXX. Saranno sottoposti al giudizio della selezionatrice e produttrice Séverine Petit, supportata dal critico Lorenzo Rossi e della artista e pornoattivista Slavina, per l’assegnazione dei due premi, da 300€ ciascuno.
I film saranno premiati domenica 20 gennaio alle ore 21.00 durante la serata di chiusura, con il tradizionale spazio dedicato alle produzioni più innovative, che quest’anno propone una serie di video della serie SEX SCHOOL.
Il progetto è nato su iniziativa di registi, produttori, performer ed educatori della scena erotica berlinese alternativa per trasmettere tecniche e pratiche basilari del rapportarsi con il proprio corpo e quello altrui. Ospite in sala a regista Poppy Sanchez, per parlare di questo progetto che, in modo diretto, semplice, interattivo, affronta argomenti di importanza comune e non sottovalutabile, quali il consenso o i rischi per la salute.
Trovano spazio anche i fuori concorso e gli omaggi, che saranno in tutto quattro, a personaggi fondamentali dello scenario erotico e pornografico mondiale.
Joe D’Amato, regista di spicco del panorama pornografico italiano anni ‘60-‘70 morto nel 1999, sarà ricordato con la proiezione di Antropophagus, film del 1980 da lui diretto, capolavoro assoluto del genere gore all’italiana che rientra nel filone cannibal movie – in collaborazione con TOHorror Film Fest.
Lydia Lunch, attrice, musicista e cantante, protagonista dei cortometraggi diretti da Richard Kern, filone del Cinema della Trasgressione anni ‘80 che mette insieme violenza, autolesionismo, pornografia, con l’aggiunta di musica punk, sarà celebrata per i suoi 60 anni con la collaborazione di Seeyousound International Film Festival.
Altro omaggio sarà riservato a Davide Ferrario, giurato di questa quarta edizione, che introdurrà in sala un unicum della sua cinematografia: a vent’anni dall’uscita in Italia, Fish&Chips propone la proiezione in 35mm di Guardami, ospite la protagonista Elisabetta Cavallotti.
A quarant’anni dall’uscita, verrà omaggiato anche “Beneath the Valley of Ultra-Vixens”, capolavoro del cinema erotico del maestro Russ Meyer, e lo si farà con l’esclusivo party in sala ULTRA-VIXENS FOREVER!, in cui poter degustare i cocktail offerti dallo sponsor Bitter Rouge di Compagnia dei Caraibi. A fare da cornice visiva, le bizzarre avventure a sfondo sessuale della voluttuosa maggiorata Francesca Kitten Natividad.
I focus di Fish&Chips offriranno uno sguardo su due sotto-generi della cinematografia erotica. Si parlerà di ecosessualità con “Water Makes Us Wet”, nuovo documentario di Annie Sprinkle e Beth Stephens che, con approccio sistemico a una sessualità espansa, presenterà un racconto dei piaceri e della politica dell’H2O da una prospettiva ecosessuale. Verrà poi proiettato in versione uncut “Birth of the Overfiend”, “Curse of the Overfiend” e “Final Inferno”, di Hideki Takayama, primi tre capitoli della serie Urotsukidoji, tratta dal celebre manga omonimo scritto e illustrato da Toshio Maeda. Questa saga è considerata la capostipite del filone “Tentacle Rape”, sotto-genere horror/pornografico dell’Hentai caratterizzato dalla presenza di mostri tentacolari.
Fish&Chips Film Festival FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL CINEMA EROTICO e DEL SESSUALE è realizzato da Associazione Fish&Chips, n partnership con Museo Nazionale del Cinema
Sponsor: Bitter Rouge
Sponsor tecnici: Giano Design, Poormanger, Silvia Picari, Wovo, Stramonio, Lacumbia Film, Wetaxi
Partner tecnici: Blah Blah, Bunker, Spacenomore, GxT
In collaborazione con PAV – Parco Arte Vivente, Piemonte Movie, Seeyousound, TOHorror, Dams Torino e con il patrocinio di Città di Torino
Media Partner: Cielo, Revry, Cinemaitaliano.info, Agenda del Cinema Torino, Taxidrivers
Biglietti in abbonamento: intero: 36€ – Ridotto: 25€ (I possessori di abbonamento devono ritirare il biglietto in cassa almeno 5 minuti prima di ogni proiezione)
Cinema Massimo Sala 1: Intero € 7,5 – Ridotto € 5 AIACE, Studenti universitari, Over 60
Blah Balh e Massimo Sala 3: Intero € 6 – Ridotto € 4 AIACE, Studenti universitari, Over 60
Maggiori informazioni al sito www.fishandchipsfilmfestival.com o scrivendo a info@fishandchipsfilmfestival.com
Redazione ArtInMovimento Magazine
(immagini, in ordine di apparizione: SUPERPINA! GOSTOSO è QUANDO A GENTE FAZ, di Jean Santos; WE, Rene Heller e Samantha Hudson – 3© Lotte van Raalte TOUCH ME NOT, di Adina Pintilia ]
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