Oggi il riflettori sono puntati su Nadia Gaggioli, arrivata seconda seconda alla prima edizione del Premio di pittura e grafica Andare Oltre… nella Luce, proposta dalle associazioni ArtInMovimento, La Tesoriera e Valla Sacra, col quadro Fiore di Luce (Olio su tela, cm. 50 x50, tecnica pennello e straccetto). Chi è Nadia Gaggioli? Insignita dal Presidente della Repubblica dell’Ordine
Oggi il riflettori sono puntati su Nadia Gaggioli, arrivata seconda seconda alla prima edizione del Premio di pittura e grafica Andare Oltre… nella Luce, proposta dalle associazioni ArtInMovimento, La Tesoriera e Valla Sacra, col quadro Fiore di Luce (Olio su tela, cm. 50 x50, tecnica pennello e straccetto).
Chi è Nadia Gaggioli? Insignita dal Presidente della Repubblica dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI) il 27 dicembre 2014 per l’opera di assistenza e volontariato a favore delle persone affette da Malattia di Menière.
Fondatrice e presidente dell’AMMI Onlus, Associazione Malati Menière Insieme Onlus, fondata a Bologna nel 2011, a seguito della mia intensa attività di volontariato iniziata nel 1998 a sostegno delle persone affette da Malattia di Menière.
La presentazione ufficiale dell’AMMI Onlus ha avuto luogo sabato 21 maggio 2011 all’Ordine Provinciale dei Medici di Bologna che ha patrocinato l’evento. L’Associazione Malati Meniere Insieme ONLUS – AMMI ONLUS nasce in seguito all’esperienza di persona affetta da Malattia di Menière da oltre 30 anni, con lo scopo di offrire un punto di riferimento informativo e assistenziale alle persone che come lei stessa, devono affrontare quotidianamente questa invalidante malattia, ancora oggi privi di tutela sociale da parte dello Stato.
Oltre all’organizzazione d’incontri, convegni e conferenze a tema per contribuire a una maggiore conoscenza della malattia, dei sintomi, delle cure e delle terapie esistenti, l’Associazione si propone di assistere i malati nei rapporti con i centri specializzati, ma soprattutto vuole creare un rete di sostegno alla persona affinché non si senta abbandonata e sola.
L’AMMI Onlus collabora attivamente con centri di ricerca ponendosi come interlocutore, promotore e garante a tutela delle persone assistite.
L’AMMI Onlus ha quindi creato una rete di comunicazione tra i malati della Malattia di Menière usando in modo etico i social network che, attraverso l’informazione ma anche e soprattutto tramite la condivisione della quotidianità, dà sollievo ai momenti, non rari, di profondo sconforto dei pazienti.
È direttore amministrativo della Fondazione per la Salutogenesi ONLUS di Bologna.
Nel 2014 ha pubblicato una raccolta di poesie intitolata … E sono io, edita da Nuova Ipsa di Palermo.
Da circa 8 anni ha iniziato a dipingere a olio da autodidatta poi, nel 2017 ho completato il biennio di Arteterapia del Colore a Indirizzo Antroposofico della Scuola “Stella Maris” di Bologna conseguendo l’abilitazione a tenere corsi d’arte.
Nel 2017 ha partecipato, su invito del direttore artistico Maestro Roberto Guccione, alla Collettiva Internazionale d’Arte di Cefalà Diana, conseguendo il “Premio della Critica”.
Nel 2018 ha partecipato, su invito del direttore artistico Maestro Roberto Guccione, alla Collettiva Internazionale d’Arte di Mezzojuso, conseguendo il premio “Artista dell’Anno”.
L’abbiamo intervistata e questo è quello che ci ha raccontato.
Come nasce il tuo rapporto con l’arte e con la pittura in genere?
Ho sempre amato l’arte, e la pittura in particolare, fin da bambina. Spesso pensavo a quanta bellezza si doveva provare nel riempire una tela di colori in armonia tra loro. Un bel giorno decisi di voler provare e detto fatto, comprai pennelli, colori e tele. Cominciai, provando emozioni indescrivibili. Per il mio 60° compleanno mi regalai un corso biennale di arteterapia del colore secondo il Metodo Stella Maris, una scuola a indirizzo antroposofico, che mi ha insegnato moltissimo e, nello specifico, a conoscere la natura del colore. Questa scuola mi ha dato l’energia per osare e questo mi ha resa davvero felice.
Se volessi presentare la tua produzione artistica cosa diresti?
Direi che sono una autodidatta innamorata dei colori e che col pennello do vita ai miei pensieri. Con i pennelli libero le mie emozioni e spesso sulla tela leggo pensieri celati in me. Nei miei dipinti vi sono sempre emozioni, mai “report” di ideali, di immagini, ma sempre e solo emozioni dipinte.
Avverti un senso di appartenenza rispetto a una corrente artistica odierna o del passato?
Anche in termini di ispirazione, la corrente che più amo è quella degli Impressionisti: i loro colori sono vita ed emozione. Le loro tele “impressionano” perché osano il cambiamento e nei loro colori io mi immergo dimenticando ogni altra dimensione. Osare il colore è una forma di manifestazione del proprio interiore, del proprio vissuto, oltre gli schemi: un sole rosso fuoco che contrasta un cielo oltremare o una luce che nasce esplodendo in una scala di colori forti e vivi come solo l’Io interiore vede.
Ecco, da tutto questo io ho tratto ispirazione, oltre che insegnamento.
Rispetto all’opera premiata dal Premio Andare Oltre… nella Luce, Fiore di Luce, cosa ci puoi dire? E come sei venuto a conoscenza del Concorso?
È un quadro con un vissuto particolare: avevo iniziato una serie di quadri chiamata “genesi” e questo era stato da me scartato perché decisamente mal riuscito. Dopo mesi di abbandono in un angolo della mia casa, una sera l’ho ripreso e gli ho detto stasera ti finisco e se ancora non mi piaci, domattina vai nella spazzatura. Presi cavalletto, pennelli e colori e alle 2,30 di notte mi “risvegliai”, era finito, ed era molto bello. Di quell’intervallo di tempo, da quando lo misi sul cavalletto a quando capii di averlo finito, non ho memoria alcuna. Credo sia il quadro più bello della serie e il guardarlo mi dona energia e tanta, tanta, serenità.
Con ben sa, ho conosciuto il Premio tramite Lei, Dr. Annunziato Gentiluomo. La sua fama la precedeva. Stringemmo “amicizia” tramite Facebook, soprattutto per il Reiki, ma vedendo alcune mie opere sul social, mi contattò invitandomi a partecipare al concorso. Accettai subito, intrigata dall’argomento del convegno, quindi della mostra, e sono davvero felice di avervi partecipato, perché ho trovato tutto molto arricchente.
Quando hai letto la motivazione con la quale la giuria motivava la propria classifica, cosa hai pensato? Ti sei ritrovata?
Ho provato un’emozione incredibile: arrivare seconda è stato per me motivo di grande gioia, ed anche orgoglio, perché in quella motivazione vi era tutto quello che avevo pensato del mio quadro e anche quello che non avevo capito o osato accettare. Scoprire quindi che i miei pennelli erano stati così bravi da farsi comprendere, mi ha procurato tanta meravigliosa… meraviglia.
Partecipandovi, che opinione ti sei fatto del Premio Andare Oltre… nella Luce? Lo consiglieresti ai tuoi colleghi? Può rappresentare una sfida interessante?
Ho partecipato al concorso e anche al convegno, infatti dopo aver letto il programma, capii che era il momento per fare un passo… oltre… quel passo che meditavo da tempo, da tanto tempo, ma che era sempre fermo.
Ho partecipato ad alcune altre collettive, tutte internazionali d’arte e con grandissima soddisfazione. Il Premio “Andare oltre… nella Luce” è qualcosa di particolare, vista anche la collocazione all’interno del convegno, molto arricchente non per i classici parametri artistici ma per la ricchezza dei contenuti trattati con chiarezza unendo scienza ad esperienze di vita di sensitivi e medium di altissimo livello. Consiglio vivamente ai miei colleghi di provare questa esperienza, particolare, forse unica, certamente viva e vitale oltre ogni immaginazione. Rispetto al Premio sono realmente rimasta impressionata dalla cura data all’ufficio stampa. Essendo arrivata seconda, ho ritrovato il mio nome e quello della mia opera in diverse testate giornalistiche e a breve sarà sulla copertina del prossimo numero de L’Eterno Ulisse (copertina019). Che emozione!
Immagino sia di nuovo all’opera… prossimi progetti, concorsi ed eventuali mostre?
Sì, sono all’opera su più esperienze pittoriche. Non posso farne a meno perché per me la pittura è terapia, energia, forza. In particolare sto provando una nuova tecnica mista che non so se e quanta soddisfazione potrà darmi ma adoro sperimentare e il solo farlo è successo.
Sto inoltre lavorando ad un’opera a olio, che parteciperà ad una internazionale d’arte che si terrà in Francia nell’aprile 2019.
Infine, parteciperai alla seconda edizione del Premio Andare Oltre… nella Luce? Stai già pensando a come declinerai il tema?
Certo che parteciperò, non potrei farne a meno ora che ho vissuto questa esperienza. Ho iniziato un quadro con una declinazione monocromatica particolare. Per ora ho fatto una prova e ne sono soddisfatta.
Se mi consente vorrei dire alcune parole sul Premio e sul convegno in generale.
Frequento per lavoro e per il ruolo che rivesto (sono presidente di una Onlus di cui sono co fondatrice) molti congressi in tutta Italia e devo dire che l’organizzazione, l’efficienza, la precisione, la puntualità di questa fantastica squadra che organizza l’evento Andare Oltre, spesso non lo riscontro nemmeno in eventi organizzati da professionisti del settore. In tutto c’è attenzione e premura e mai è mancato il sorriso a chi lavorava, e lavorava davvero tanto. Tutti si muovevano in sintonia e sullo stesso piano. Non sono mancati, come sempre, gli imprevisti, eppure sono scivolati via senza causare alcun problema.
Il tutto in una stranissima atmosfera di forma e familiarità, in un mix mai provato.
Perfetta la macchina comunicativa: un ufficio stampa, come ho accennato prima, che nulla ha lasciato al caso e ha portato avanti ogni aspetto dell’evento con cura ed efficienza e così continua a fare nel post convegno/premio dando, in questo modo, un senso di continuità “oltre”, senza porre la parola fine. Semplicemente fantastico. Sono davvero grata.
Annunziato Gentiluomo
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