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Formazione musicale con il metodo Orff-Schulwerk alla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia

Formazione musicale con il metodo Orff-Schulwerk alla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia

Orff-Schulwerk. Una parola difficile per un’idea pedagogica semplice: la musica si impara facendola e non astraendola. Imparare a scrivere le note sul pentagramma non significa ‘imparare la musica’ ma imparare a codificarla: cominciare a valle anziché a monte. La musica si ‘impara’ invece, in primo luogo, traducendo in concreto il proprio bisogno di viverla fisicamente

orff5Orff-Schulwerk. Una parola difficile per un’idea pedagogica semplice: la musica si impara facendola e non astraendola. Imparare a scrivere le note sul pentagramma non significa ‘imparare la musica’ ma imparare a codificarla: cominciare a valle anziché a monte. La musica si ‘impara’ invece, in primo luogo, traducendo in concreto il proprio bisogno di viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla nostra formazione e crescita globale come individui. Si ‘impara’ attraverso una esperienza creativa e collettiva che coinvolga tutto ciò che alla musica è o può essere inerente: gesto, movimento, danza, scansione verbale, vocalità, strumentario musicale, drammatizzazione e performance. Attraverso tutto ciò potremo ‘imparare’, cioè ‘capire’ la musica: capire come e perchè essa nasce, individuarne le componenti espressive e strutturali e, infine, razionalizzarla, anche attraverso la notazione come indispensabile forma di memorizzazione e di comunicazione. Orff-Schulwerk, letteralmente tradotto: opera didattica di Carl Orff, il compositore tedesco autore dei “Carmina Burana”. Non un è ‘metodo’, come è comune denominarlo in Italia, perché non è costituito da una serie vincolante di esercizi progressivi che portano a una determinata abilità, ma piuttosto una linea pedagogica che lascia grande spazio all’inventiva personale. Una linea rappresentata ad oggi da oltre venti riedizioni o adattamenti dei testi originali, in diverse lingue, tra cui la rielaborazione originale italiana, dovuta a Giovanni Piazza, e da 46 Associazioni internazionali, tra cui l’OSIOrff-Schulwerk Italiano, che si occupano della diffusione e del rinnovamento dell’educazione musicale.orff6

Il percorso di formazione prevede: un corso base di 46 ore + 3 seminari di 30 ore (primo livello 76 ore);  un corso intermedio di 56 ore + 2 seminari da 20 ore (secondo livello 76 ore); un corso avanzato di 62 ore + 2 seminari di 20 ore (terzo livello 82 ore); una tesi + esperienza didattica di 52 ore (esperto certificato 52 ore). L’intero percorso di formazione Metodologia e pratica dell’Orff-Schulwerk introduce ad un pensiero e ad una azione pedagogica di accostamento diretto ed immediato alla musica, che si distinguono nettamente dalle comuni pratiche che procedono più dalla teoria che dalla pratica. Tale percorso riguarda innanzitutto insegnanti e operatori di area musicale, ma, nella sua fase iniziale, può interessare anche didatti di altre aree.

orff3Per gli insegnanti in servizio la certificazione relativa alla frequenza dei nostri corsi può essere utilizzata per attestare l’arricchimento del proprio portfolio professionale negli ambiti previsti dal piano nazionale triennale per la formazione, con particolare riferimento a: Metodologie innovative per l’allestimento di laboratori artistici che favoriscano l’inclusione, la coesione nel gruppo e la prevenzione del disagio (corsi base, intermedio e avanzato); Sviluppo di competenze per la gestione di ambienti di apprendimento musicale formale e informale (corsi base, intermedio e avanzato); Interscambio, documentazione e riflessione sulle pratiche (corsi base, intermedio e avanzato); Autovalutazione del percorso e del proprio insegnamento, sviluppo di soft skills, promozione della peer observation nel gruppo (corsi intermedio e avanzato); Progettazione e organizzazione di situazioni di apprendimento con attenzione alla relazione tra contenuti disciplinari, strategie didattiche e competenze traversali (corsi intermedio e avanzato). I corsi del progetto Orff-Schulwerk, nati dalla collaborazione tra la Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia e Giovanni Piazza, sono giunti al ventiseiesimo anno di attività e hanno coinvolto in questi anni migliaia di partecipanti anche di provenienza estera. I percorsi di formazione sono in linea con lo standard internazionale dei tre Orff Levels, tutti attestati attorno a non meno di 200 ore complessive e si compongono di Gradi e Livelli. La sede della Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia è nel comprensorio di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari di via Donna Olimpia n° 30 sorto a seguito della demolizione del borgo di fronte San Pietro e la realizzazione di Via della Conciliazione. Venne definita Borgata Monteverde mediante l’apposizione di una targa che ebbe vita breve per la ribellione degli abitanti dei lotti contrariati dal significato dispregiativo del termine. Il gruppo di  palazzi fu soprannominato anche “i grattacieli” nel romanzo “Ragazzi di Vita” di Pier Paolo Pasolini ed è stato il set dove sono stati girati alcuni dei film più importanti della storia del cinema italiano. Il quartiere divide Monteverde Vecchio da Monteverde Nuovo ed è a pochi passi da Villa Pamphili.

orff2Il Corso di Didattica Pianistica è nato nel 1996, e già l’anno successivo è stato riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Ventuno anni di lezioni e di esperienza hanno permesso di perfezionarlo e di adeguarlo al massimo alle necessità odierne, anche grazie al contributo di centinaia di allievi che lo hanno frequentato, provenienti da 18 regioni italiane e da 4 paesi stranieri.
Il Corso è pensato e dedicato a tutti i diplomati ed i laureati in pianoforte, ma anche a quegli studenti che non hanno ancora completato il corso di studi ma che sono interessati alla didattica pianistica. Tutti gli iscritti potranno semplicemente ascoltare le lezioni, oppure partecipare attivamente con esercitazioni ed esecuzioni al pianoforte.  Il clima del Corso sarà sempre sereno e anche divertente, mai pedante o accademico. I docenti sono figure davvero non comuni, sia per la loro grande esperienza, sia per il calore umano che sempre ha contraddistinto la loro attività, ed il loro grande amore per l’insegnamento. Il Corso si articola in 30 lezioni di circa un’ora ciascuna. Nell’intervallo tra le lezioni di febbraio e aprile i partecipanti saranno invitati a preparare alcuni elaborati (valutazione di Metodi, revisioni, diteggiature ecc.). Ai partecipanti che siano stati presenti ad almeno il 75% delle lezioni sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione. A coloro che si saranno distinti per impegno, capacità, livello e cura degli elaborati, verrà rilasciato un Attestato di Merito. Gli obiettivi del Corso si possono sintetizzare in questi aspetti principali: far conoscere le principali prassi (giochi, improvvisazioni, repertori, sussidi didattici) per divertire ed insegnare l’uso dello strumento, anche ad allievi piccolissimi (a partire dai 3 anni di età); fornire quegli strumenti che possano aiutare gli insegnanti di fronte alle più comuni difficoltà dei bambini; dar modo di valutare i più utili Metodi per pianoforte, sia tradizionali che sperimentali, e di conoscere un repertorio vario e gratificante; informare sulle principali modalità di lavoro del docente per far crescere musicalmente e tecnicamente i propri allievi; riflettere sul lavoro, sul ruolo e sulla responsabilità dell’insegnante; stimolare comunque entusiasmo per la Musica, meravigliosa compagna delle nostre vite.

orff1Musica nella prima infanzia: ovvero gioco, movimento, corpo, canto, silenzio, respiro, spazio, divertimento; linguaggio espressivo che coinvolge interamente il bambino stimolando la sfera cognitiva ed emotiva. Lo aiuta a sviluppare memoria e concentrazione, ad organizzare esplorazioni sonore all’interno di una sintassi, ad apprendere il linguaggio verbale e a potenziare il pensiero logico/matematico.
Così come coinvolge la sfera emozionale e sociale, favorendo l’espressione di sé priva di giudizio, il superamento dei propri limiti, l’adeguamento del proprio spazio a quello degli altri, il riconoscimento delle proprie emozioni, la creazione di una ‘comunità sonora’ in cui il linguaggio musicale diviene veicolo di comunicazione e di integrazione profonda tra unicità e diversità. Il Corso, dedicato a chi vuole contribuire allo sviluppo globale dei bambini, sperimenta, esplora, pratica e costruisce solidi fondamenti pedagogici inerenti a tutto ciò di cui scritto, in una continua alternanza tra esperienze pratiche e connessioni teorico-scientifiche, suggerimenti di repertorio e attività musicali supportate da motivazioni educative. La nostra esperienza si basa sugli sviluppi di un’innovativa teoria di apprendimento del linguaggio musicale (la Music Learning Theory di Edwin Gordon), cosi come è stata diffusa in Italia dalla Dott.ssa Beth Bolton e successivamente adattata all’esperienza italiana da Paola Anselmi, arricchita da esperienze di confronto con figure professionali in ambito educativo – musicale a livello internazionale. Una vera e propria metodologia di insegnamento dedicata alla fascia 0-48 mesi ma da cui cogliere innumerevoli spunti anche per i bambini più grandi, tendendo, più che all’acquisizione tecnica di abilità musicali, alla costruzione di un pensiero musicale e alla fruizione del linguaggio musicale come potenziamento di altre attività cognitive ed emotive del bambino. Un pensiero pedagogico e non un metodo rigido, aperto a contaminazioni che lo rendono un’esperienza modellabile ed adattabile alle diverse psicologie infantili e alle diverse figure professionali che scelgono di praticarlo, siano essi educatori musicali o scolastici, pedagogisti, psicologi, musicoterapisti. Musica in Culla® è un marchio registrato dalla Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia presso il Ministero delle attività produttive – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), codice protocollo 2005 C 002695 del 20 Maggio 2005.  L’utilizzo del nome e del logo sono da considerarsi riservati agli organismi aderenti all’Associazione Internazionale Musica in Culla® – Music in Crib. Al fine di tutelare le famiglie e garantire la qualità del nostro operato, vi informiamo che solo gli insegnanti (riconosciuti o in formazione) che collaborano con l’Associazione Internazionale Musica in Culla® tramite gli organismi aderenti possono definirsi operatori Musica in Culla® e/o esperti della metodologia.orff

La formazione del Coroscenico si rivolge a quanti – direttori di coro, allievi della scuola di didattica della musica, operatori musicali, docenti di educazione musicale, insegnanti di scuola primaria – desiderano formarsi nell’ambito della didattica della coralità. Il corso fornisce modelli e proposte operative per progettare azioni scenico-corali in collaborazione con gli allievi. Attraverso un lavoro di ricerca e cooperazione i coristi vengono incoraggiati a interrogare lo spartito per trovarne il senso musicale e dare significato al testo a partire delle intenzioni, base di partenza per una naturale emissione vocale espressiva. Gli elementi che caratterizzano la metodologia di Coroscenico sono:  a) l’esecuzione vocale in movimento all’interno di uno spazio scenico;  b) un uso particolare e libero della partitura, oggetto di un libero intervento di rielaborazione svolto collettivamente affinché possano essere individuati al suo interno ruoli e compiti differenziati, ritagliati sulle diverse competenze e abilità individuali; c) lo spazio scenico, l’ampio spazio lasciato al lavoro dei bambini in autonomia, attraverso la suddivisione in gruppi all’interno dei quali essi possano sperimentare forme di apprendimento cooperativo.

Odette Alloati

[Fonte immagine di copertina: www.direzionedidattica-vignola.gov.it]

 

 

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