Venerdì 13 luglio alle ore 17.30 si è inaugurata, presso il salone settecentesco di Villa Amoretti, in corso Orbassano 200 a Torino, la mostra internazionale d’arte “Dialogo con l’Oriente“, curata da Nikolinka Nikolova – Presidente dell’associazione culturale “L’arte incontra” – e Yang Xiang. La mostra è stata presentata dallo storico e critico d’arte Mattea Micello. Essa
Venerdì 13 luglio alle ore 17.30 si è inaugurata, presso il salone settecentesco di Villa Amoretti, in corso Orbassano 200 a Torino, la mostra internazionale d’arte “Dialogo con l’Oriente“, curata da Nikolinka Nikolova – Presidente dell’associazione culturale “L’arte incontra” – e Yang Xiang. La mostra è stata presentata dallo storico e critico d’arte Mattea Micello. Essa nasce per far conoscere le diversità di espressione nell’arte e linguaggi di culture diverse come mezzo di comunicazione nella società odierna. L’arte è il mezzo di comunicazione fra i popoli da sempre,grazie alla quale anche nei giorni nostri, nell’epoca multimediale è il mezzo di dialogo tra le diverse culture e la loro storia senza le barriere della lingua. La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta fino al 28 luglio, con il seguente orario: lunedì 15.00-19.55; da martedì a venerdì 8.15-19.55; sabato 10.30-18.00. All’inaugurazione sono state offerte degustazioni da Vini Naviante di Farigliano e Accademia Cake Decorating di Torino. Espongono le loro opere Angela Greco, Giorgio Di Gifico, Delia Saba, Ivo Vassallo, Laura Marello, Anna Maria Lamberti, Marisa Ierardi, Marilisa Sera, Adriana Cernei, Irina Marcova, Jessica Spagnolo, Vittoria Salati, Michele Berlot, Attilio Lauricella, Maurizio Rivetti, Giovanna Serafini, Marcello Caporale, Nikolinka Nikolova, Stefano Chiodaroli, Mary Margillo, Gianni Sesia Della Merla, Gabriella De Filippis, Claudia Cornalba, Manol Panchovski, Anna Maria Calvi, Patrizia Testoni, Samira Hosseinzadeh, Angela Beta, Monica Steliana Cirtita, Giancarlo Laurenti, Giovanni Borgarello, Patrizia Tummulo, Laura Minuti, Pierangelo Devecchi, Vincenzo Chiazza, Giovanna Zuccone, Piero Vicari, Luciana Penna, Ma Huizhen, Gao Hui, Gao Zi Yuang, Hu Xiao Jing, Lucia Tang, Liang Lingjuan, Li Tong, Dong Hairuo, Hanwen Wang, Yin Kun, Cao Lihui, Yang Xiang. Una carrellata di opere, prevalentemente dipinti, ma anche installazioni e sculture, realizzate con tecniche miste e stili che variano dal figurativo all’astratto, con una forte prevalenza di cultura orientale. Come dice bene il titolo dell’esposizione si tratta di un “dialogo”, un dialogo fra artisti differenti, ma soprattutto fra culture. Due mondi, L’Occidente e l’Oriente, si mettono a confronto e si interrogano su temi esistenziali. Predomina una spiccata cromaticità, una pennellata vigorosa, ma fano anche capolino quadri delicatamente acquarellati, eterei, onirici. Oltre alla mostra sono stati organizzati tre eventi collaterali. Il primo di essi è stato presentato sabato 14 luglio alle ore 15.30: “L’Elisir d’amore“, arie tratte dalla famosa opera di Donizetti, con artisti del Teatro Regio: Eugenia Braynova -Adina, Franco Roselli – Dulcamara , Vito Martino – Nemorino, Salvatore Damino -Belcore; al pianoforte Michela Varda. Il secondo evento si svolgerà mercoledì 18 luglio alle ore 17.30. Si tratta di un concerto lirico, con arie e duetti dalle opere Samiramide (Rossini) Don Carlos (Verdi), Lakme (Delibes), Atila (Verdi), Madama Butterfly(Puccini), Turandot(Puccini) legate alla cultura orientale, eseguite da Eugenia Braynova,Fabiola Salaris,Valeria Laino, Angelica Lapadula,Eleonora Maag,Simone,Feltrine Franco Roselli; al pianoforte Michela Varda. In programma anche brani in memoria della compositrice e pianista torinese Matilde Capuis, docente al Conservatorio Giuseppe Verdi; Giuseppe Masseria al violoncello e Elettra Pomponio al pianoforte. Il terzo e ultimo evento, infine, avrà luogo venerdì 20 luglio alle ore 17.30. In quest’occasione la pittrice Elena Uliana presenterà i suoi “Portali Spirituali”. Nelle sue creazioni esiste – sono parole dell’artista – “la possibilità di vedere le opere sia alla luce che al buio, dove differenti prospettive di luce fanno emergere ulteriori significati nascosti“. Sono opere esperienziali da vedere con la luce e poi al buio con l’ausilio delle luci nere oppure completamente al buio, per fare un’esperienza completa degli innumerevoli e stratificati significati. Il passaggio dalla luce al buio segna il passaggio dalla Soglia alla Profondità. Possiamo dire che quel che esperiamo con i nostri sensi è reale ? La percezione che abbiamo delle cose e degli eventi e oggettiva ? Con l’intervento di Mauro Russo cercheremo risposte a queste e altre domande. Come dice bene l’artista, le prospettive sono differenti, e ciascuno interpreta e percepisce un significato proprio, profondo, spirituale in base alla sua personale sensibilità. Una mostra raffinata e variegata, intrisa di suggestioni e che suscita stupore per la ricchezza di proposte, di punti di vista, di visioni. Una mostra da visitare per cogliere l’oopportunità di connettersi con l’anima di ciascun artista e dialogare in modo sottile e impercettibile, facendo vibrare sentimenti e emozioni.
Odette Alloati
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