Si è concluso a tarda notte il Koqix Indie Fest, proposto e organizzato dalle Associazioni ArtInMovimento e SystemOut per il 10 giugno 2018, al BLAH BLAH di Torino. La seconda delle cinque tappe di avvicinamento al Torino Underground Cinefest del prossimo marzo 2019 ha premiato come Miglior Film il francese Apres le vin del regista David Garnacho.
Si è concluso a tarda notte il Koqix Indie Fest, proposto e organizzato dalle Associazioni ArtInMovimento e SystemOut per il 10 giugno 2018, al BLAH BLAH di Torino.
La seconda delle cinque tappe di avvicinamento al Torino Underground Cinefest del prossimo marzo 2019 ha premiato come Miglior Film il francese Apres le vin del regista David Garnacho. Si tratta di un cortometraggio di 17 minuti girato con un budget di 40,000 dollari. È la storia di un artista di strada che si divide tra il lavoro sicuramente poco redditizio e i ricordi ossessivi del suo amore perduto. Il regista David Garnacho è riuscito a imprimere all’intero cortometraggio con maestria ed efficacia quel senso di nostalgia e di disperazione che attanaglia la vita del protagonista, ormai disilluso dalla vita. Il tutto reso magistralmente sia dall’interpretazione di quest’ultimo, sia dalla colonna sonora in grado di enfatizzare i ricordi, evidenziano i giurati.
“Apres le vin” era già stato selezionato allo scorso Filmmaker Day di Torino, a dimostrazione di quanto per noi sia importante dare continuità ai migliaia di film che ci arrivano ogni anno e selezioniamo, continuità che in questo settore è difficile che esista. Un film viene selezionato ad un festival e, dopo la proiezione, quasi sempre finisce la sua esistenza.
Noi in questi anni a Torino abbiamo avuto la possibilità di dare continuità a numerosi corti e lunghi, e continueremo a farlo per non dimenticarci del grande sforzo che un autore fa quando realizza un film, afferma Annunziato Gentiluomo, Presidente di ArtInMovimento.
La menzione speciale ArtInMovimento Magazine è andata al film Calamity di Séverine De Streyker, film commedia belga che ha come protagonista una madre, France, che finalmente incontra la fidanzata di suo figlio. Quale miglior situazione se non quella di un invito a cena in famiglia? Le grandi aspettative della madre e dell’intera famiglia vengono totalmente disilluse quando si scopre che la fidanzata del figlio è in realtà un travestito.
Il film è realizzato con un linguaggio estetico molto ben curato, con la presenza mai troppo eccessiva e invadente dell’uso dello “slow-motion”. Unica “location”, la casa di France. Potrebbe essere un limite. In realtà la situazione corale che si crea è armonica. Gli attori sono bravi e capaci. Su tutti, France (l’attrice Ingrid Heiderscheidt), precisano i giurati.
Ora ci concentriamo sul prossimo Filmmaker Day di fine ottobre. I film che ci stanno arrivando da tutto il mondo sono tantissimi e interessanti. Non ci resta che continuare nel nostro intento di divulgazione del cinema indipendente, tendendo la nostra bussola puntata alla VI edizione de TUC, conclude Matteo Valier, Presidente dell’Associazione SystemOut.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *