Con un 6-1 6-3 contro la coppia franco-magiara Mladeovic e Babos, le italiane Sara Errani e Roberta Vinci, centrano il Career Grand Slam, vincendo tutti e quattro i tornei «major» di tennis. Con questo ultimo passo, calcato sulla morbida erba del torneo di Wimbledon, la coppia entra nella storia del tennis: nessun Italiano prima di
Con un 6-1 6-3 contro la coppia franco-magiara Mladeovic e Babos, le italiane Sara Errani e Roberta Vinci, centrano il Career Grand Slam, vincendo tutti e quattro i tornei «major» di tennis. Con questo ultimo passo, calcato sulla morbida erba del torneo di Wimbledon, la coppia entra nella storia del tennis: nessun Italiano prima di loro era mai riuscito nell’impresa, nessuno aveva mai vinto sul verde più prestigioso del mondo. Errani e Vinci hanno concluso un percorso intenso, iniziato a Melbourne due anni fa. Dopo gli Australian Open (2013 e 2014), Parigi (2012) e gli Us Open (2012), Wimbledon è il quinto capolavoro, un traguardo riservato solo ai migliori, come Martina Navratilova con Pam Shriver, Gigi Fernandez con Natasha Zvereva, le sorelle Williams e sfuggito a tutti gli Italiani che ci avevano provato in precedenza.
Dal punto di vista tecnico le azzurre hanno giocato una finale capolavoro, chiusa in 56 minuti, in cui hanno dominato le avversarie sia a rete, con le spigolose chiusure di Roberta Vinci, sia dal fondo, grazie al gioco tattico di Sara Errani. Dal canto loro le avversarie sono apparse da subito sotto tono, spesso fallose con giocate fuori misura, soprattutto in rovescio, e poca reazione a rete.
Due Italiane legate da una forte amicizia, che loro stesse definiscono “stellare”, riportano il tricolore sul tetto del mondo, ennesima dimostrazione del valore degli sport minori, per loro, oltre alla gioia di tutti i connazionali, anche il plauso del Presidente del Senato Grasso e del premier Renzi.
Elena Miglietti
[Fonte foto: repubblica.it, corriere.it]
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