Sto ascoltando Giorgio descrivere il suo amico di gioventù, Gigi, così: ” Aveva un carisma particolare e un talento unico nel farsi volere bene. Gigi preso e messo nudo a New York alle otto del mattino, a mezzogiorno avrebbe già avuto dei vestiti, una macchina e un posto dove andare a cena” e io sono
Sto ascoltando Giorgio descrivere il suo amico di gioventù, Gigi, così: ” Aveva un carisma particolare e un talento unico nel farsi volere bene. Gigi preso e messo nudo a New York alle otto del mattino, a mezzogiorno avrebbe già avuto dei vestiti, una macchina e un posto dove andare a cena” e io sono certa che anche Giorgio sa già dove andare a cena stasera e che a contendersi la sua compagnia saranno in molti.
Perché Giorgio è un artista vulcanico, mai domo e in moto perpetuo, uno di quelli capaci di conquistarsi un posto a tavola e anche uno più intimo, un cantuccio caldo vicino al cuore della gente, in cui ci si può sedere a chiacchierare e a bere un bicchiere di barbera, rigorosamente d’Asti.
Un semplice, perché non ha bisogno degli incensi di certi ambienti tanto accreditati quanto gelidi, per dimostrare il suo talento che è talmente inebriante da annunciarsi da sé.
Giorgio è semplice perché capace di stare con le persone semplici, facendole ridere di gusto o mostrando in modo schietto e spesso irriverente la sua disapprovazione, lasciando appena intravedere in fondo agli occhi, solo ad un osservatore attento, quella malinconia tipica di chi è già altrove.
Siete dunque avvisati voi di là. Arriverà Giorgio lo scrittore, il cantante, il musicista, il pittore.
Arriverà sgommando su un’auto da rally perché, ah sì, ho dimenticato di dirvi che è anche un ottimo pilota.
Sappiate dunque essergli buoni compagni di viaggio perché lui lo sarà per voi e soprattutto fatelo ridere, perché di tutta la tristezza che lascia qui ne avrà già un po’ piene le tasche.
Alessia Conti
[immagini tratte da giorgiofaletti.it]
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