All’inizio del suo volume “Architettura e potere” (Laterza), il critico dell’ Observer e direttore del Design Museum di Londra Deyan Sudjic scrive che l’architettura ha che fare col potere, dal momento che questo impegna grandi risorse nei piani edilizi. Il libro descrive come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo, mettendo in
All’inizio del suo volume “Architettura e potere” (Laterza), il critico dell’ Observer e direttore del Design Museum di Londra Deyan Sudjic scrive che l’architettura ha che fare col potere, dal momento che questo impegna grandi risorse nei piani edilizi. Il libro descrive come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo, mettendo in relazione i totalitarismi del Novecento con le architetture che li rappresentano.
Al rapporto tra architettura e potere si sono ispirati EstOvest Festival 2017 e l’Istituto piemontese “Antonio Gramsci” per realizzare un progetto artistico comune, sull’onda della felice collaborazione iniziata già lo scorso anno. Il percorso “Musica e Potere” è pensato appositamente nella ricorrenza dei Cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre (Rivoluzione russa del 1917). Tre incontri alla Biblioteca del Polo del ‘900 (9, 16 e 23 novembre) in cui il pubblico si accosterà, attraverso la storia, la politica, la letteratura, la musica, la danza, il cinema e le arti visive, alle stanze del potere, ripercorrendo oltre un secolo di storia. Dalla Russia di fine Ottocento fino alla caduta del Comunismo, per giungere ai giorni nostri, incontrando gli Zar, il Soviet Supremo, gli Oligarchi della Nuova Russia. Tematiche che non vengono affrontate solo dal punto di vista musicale ma a 360 gradi, in un interessante gioco di specchi tra arte e potere. Cosa hanno effettivamente voluto e cosa vogliono ancora esprimere i leader politici attraverso le arti e la musica? Come agisce la censura e come trovano modo di esprimersi gli artisti durante tutto il Novecento? Queste sono le domande che guideranno gli incontri.
Il primo periodo di indagine è “La Russia tra i due secoli” ovvero il periodo zarista, pre-sovietico. Giovedì 9 novembre alle ore 19 nella Biblioteca del Polo del ‘900 suonerà il Quartetto Lyskamm, composto da quattro musicisti italiani, che vanta numerosi riconoscimenti, tra cui il premio speciale per la musica da camera intitolato alla memoria di Claudio Abbado. La serata proporrá l’esecuzione di musiche di grandi autori russi. Dal Quartetto n.2 di Alexander Borodin si passerà a “Maps of Non-Existent cities. Bludenz” del contemporaneo Dmitri Kourkuandski (1976). Alle ore 18.30, prima del concerto, ci sará un Aperitivo Russo.
Il secondo concerto, giovedì 16 novembre alle ore 19, sará dedicato all’“Unione Sovietica”, con la presenza del solido NEXT- New Ensemble Xenia Turin, il quartetto torinese che raccoglie la ventennale esperienza dello Xenia Ensemble. Si inizierà dal Quartetto n.1 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič, apparentemente semplice, di impianto classico, in cui il compositore però imprime la propria impronta, proseguendo poi con il Quartetto n. 5 di Mieczyslaw Weinberg, polacco di origine ebraica, amico e allievo dello stesso Šostakovič.
“Quel che resta del Comunismo” è invece il titolo del terzo e ultimo incontro, giovedì 23 novembre alle ore 19. Ci sarà il trio d’archi formato da Eilis Cranitch, violino, Adrian Pinzaru, violino e viola e Claudio Pasceri, violoncello, che interpreterá alcuni brani grotteschi di Alfred Schnittke. Questo periodo storico è rappresentato anche dal compositore georgiano Giya Kancheli (1933) e dalla compositrice russa più influente del nostro tempo, la mistica Sofia Gubaidulina (1931). Tante sono le voci dei compositori in “Musica e Potere”, tutte confluiscono nell’unica grande “Anima Russa”.
Nelle tre serate saranno lo storico Giovanni Carpinelli, il musicista Claudio Pasceri e il musicologo Alessandro Tommasi a fare da relatori, cercando di fornire chiavi di lettura e lasciando spazio al dibattito con il pubblico.
La Russia tra due secoli
Giovedì 9 novembre h. 19.00 – concerto aperto al pubblico
h. 18.30 – Aperitivo Russo
Polo del ‘900, Via Del Carmine 14, Torino
INTERO 7€, RIDOTTO 5€
Quartetto Lyskamm
Cecilia Ziano, violino, Clara Franziska Schötensack, violini
Francesca Piccioni, viola
Giorgio Casati, violoncello
Alexander Borodin Quartetto d’archi n. 2
Dmitri Kourkuandski Maps of Non-Existent cities. Bludenz per quartetto d’archi
Relatori: Giovanni Carpinelli, storico Claudio Pasceri, musicista
Unione Sovietica
Giovedì 16 novembre h. 19.00 – concerto aperto al pubblico
Polo del ‘900, Via Del Carmine 14, Torino
INTERO 7€, RIDOTTO 5€
NEXT – New Ensemble Xenia Turin
Adrian Pinzaru, violino
Eilis Cranitch, violino
Mizuho Ueyama, viola
Claudio Pasceri, violoncello
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič Quartetto d’archi n. 1
Mieczyslaw Weinberg Quartetto d’archi n. 5
Relatori: Giovanni Carpinelli, storico Alessandro Tommasi, musicologo e pianista
Quel che resta del Comunismo
Giovedì 23 novembre h. 19.00 – concerto aperto al pubblico
Polo del ‘900, Via Del Carmine 14, Torino
INTERO 7€, RIDOTTO 5€
Adrian Pinzaru, violino e viola
Eilis Cranitch, violino
Claudio Pasceri, violoncello
Alfred Schnittke Moz-art per due violini
In Memoriam Dmitri Shostakovich per due violini
Giya Kancheli Rag-Gidon Time per trio d’archi
Nach dem Weinen per violoncello solo
Sofia Gubaidulina Freue dich! per violino e violoncello
Relatori: Giovanni Carpinelli, storico Claudio Pasceri, musicisista
Redazione ArtInMovimento Magazine
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