Come ormai da tradizione, nel mese di novembre Torino ospita Artissima, l’importante fiera d’arte contemporanea del capoluogo piemontese che giunge quest’anno alla sua 24esima edizione. Ormai accreditata a livello internazionale come un osservatorio sulla ricerca in campo artistico e culturale, Artissima accoglie ogni anno centinaia di gallerie d’arte provenienti da
Come ormai da tradizione, nel mese di novembre Torino ospita Artissima, l’importante fiera d’arte contemporanea del capoluogo piemontese che giunge quest’anno alla sua 24esima edizione. Ormai accreditata a livello internazionale come un osservatorio sulla ricerca in campo artistico e culturale, Artissima accoglie ogni anno centinaia di gallerie d’arte provenienti da tutto il mondo. Artissima Torino 2017. Sono le tre parole da ricordare per questo autunno che si appresta a riportare la capitale sabauda al centro della scena artistica internazionale. Inaugurazione giovedì 2 novembre, apertura al pubblico da venerdì 3 a domenica 5 novembre. Sono queste le date più importanti dall’autunno artistico Torinese. La ventiquattresima edizione di Artissima, ancora nell’ormai consolidata sede dell’Oval, sarà diretta per la prima volta da Ilaria Bonacossa, nuova guida della kermesse da dicembre 2016. Artissima, Paratissima, The Others, Flashback, Flat, Operae e Dama: con questi sette appuntamenti di portata internazionale, nel primo weekend di novembre, Torino torna capitale dell’arte contemporanea. Simbolo del progetto Contemporary Art è “Flying Home”, opera di Thomas Bayrle, pioniere della Pop Art in Germania, in aeroporto. Non solo arte ma musica, teatro e performance, nuovi spazi come le Ogr. All’Oval va in scena Artissima. Una novità è Flat Fiera Libro Arte, nuovo appuntamento internazionale dedicato all’editoria d’arte contemporanea, a Palazzo Birago e Palazzo Cisterna. Ideato e organizzato da Chiara Caroppo, Beatrice Merz e Mario Petriccione, ha l’obiettivo di creare uno spazio dove promuovere il meglio della produzione internazionale di cataloghi di mostre, monografie, saggi, libri d’artista, edizioni rare, con una rassegna che veda protagonisti non solo i grandi editori, ma anche piccole realtà indipendenti, bookmakers, artisti, collezionisti e bibliofili provenienti da tutto il mondo. E’ invece un ritorno quello di Operae, Indipendent Design Fair, dedicata al design indipendente e da collezione, che si svolgerà dal 3 al 5 novembre presso il Lingotto. Confermato il format della passata edizione, la fiera punta sulla presenza in contemporanea di designer e gallerie, presentando gli autori di collezioni in pezzi unici e serie limitate al fianco dei soggetti che di queste si fanno promotori. Seconda edizione per Dama, nata nel 2016 dalla collaborazione tra alcune gallerie emergenti per presentare una mostra curata e allestita nelle sale barocche di un edificio storico del centro di Torino, Palazzo Saluzzo Paesana. Gallerie di nuova generazione presentano artisti emergenti, previste performance e proiezioni di video. Sono già accese dal 27 ottobre le tradizionali Luci d’artista, quest’anno in programma fino al 14 gennaio con la collezione completa delle 25 opere che, dal 1997, sono state via via create per Torino. Il servizio Free Art Shuttle sarà in funzione da venerdì 3 a domenica 5 novembre dalle 11 alle 18 con capolinea Lingotto e partenze ogni 30 minuti su due percorsi. Ma intanto tutta Torino sarà invasa dalla creatività grazie alle mostre che musei e gallerie inaugurano in occasione della settimana dell’arte contemporanea. Tra le molte, quella di Gilberto Zorio, grande protagonista dell’arte povera cui il Castello di Rivoli dedica per la prima volta una personale in Piemonte; quella di Tony Oursler, particolarmente curiosa, alla Pinacoteca Agnelli, che mette a confronto il sinfgolare artista statunitense con la figura del sensitivo torinese Gustavo Rol; e poi la mostra del designer Martin Gamper ospitata dal Museo del Risorgimento, quella dell’artista turca Fatma Bucak nel Rettorato dell’Università, la collettiva “Come una falena alla fiamma” allestita alla Fondazione Sandretto e alle ex Ogr (con 54 artisti), la curiosa esposizione “Vero amore”, che da Cuneo approda alla Gam con le opere meno viste ma non meno interessanti della Galleria d’Arte Moderna torinese, l’anticonvenzionale rassegna “El Palacio de las Tres Historias” del cubano Carlos Garaicoa alla Fondazione Merz, la ricchissima mostra diffusa Nesxt, che in diverse sedi presenta le opere degli artisti indipendenti e la loro visione del futuro. La novità dell’edizione 2017 di Artissima è il “Deposito d’Arte Italiana Presente”, un nuovo progetto espositivo e culturale di Artissima dedicato all’arte italiana. Il Deposito ospiterà prestigiosi prestiti dalle istituzioni piemontesi e opere appartenenti a collezioni private dislocate su tutto il territorio nazionale, insieme ad alcuni lavori delle gallerie presenti in fiera. Per l’edizione 2017, Artissima ripensa il programma di incontri, immaginando un nuovo spazio ispirato al Piper di Torino in cui raccontare l’arte contemporanea, ascoltare, partecipare e lavorare al fianco di artisti e curatori. Artissima 2017 sarà divisa in 7 sezioni: Main Section, dedicata alle gallerie più consolidate della scena internazionale dell’arte contemporanea; Dialogue: dedicata esclusivamente a gallerie emergenti o gallerie con un approccio sperimentale che intendono presentare uno stand monografico o lavori di 2-3 artisti in dialogo; New Entries, dedicata alle gallerie attive da meno di cinque anni per la prima volta a Torino; Art Editions, dedicata alle gallerie specializzate in edizioni e multipli d’artista. Present Future, la piattaforma sperimentale per i talenti emergenti selezionati da un team di giovani curatori; Back to the Future, la sezione di Artissima dedicata alla riscoperta dei pionieri dell’arte contemporanea; Disegni, la sezione che intende valorizzare una pratica artistica in grado di catturare l’immediatezza processuale e di pensiero del gesto creativo. Vedremo progetti consolidati come la sezione “Present Future”, nata nel 2001, o “Back to the Future”, che accompagna l’appuntamento dal 2010. Ma anche novità come la neonata sezione “Disegni”. Artissima si rinnova rimanendo se stessa e continuando a rappresentare un laboratorio importante, un trampolino di lancio, una base di ricerca per l’arte e gli artisti di tutto il mondo. L’edizione 2017 porrà particolare attenzione sul collezionismo giovane, sulla creazione di reti fra collezionisti e artisti e concentrerà grande parte delle proprie energie sulla promozione dell’arte italiana. Fra le novità 2017, la succitata sezione Disegni, curata da Luís Silva e João Mourão, nasce con l’intento di valorizzare una pratica artistica in grado di accogliere l’immediatezza del gesto creativo. E anche per dare vita a nuove forme di collezionismo. Il Deposito dell’Arte Italiana Presente è la seconda novità che, curata da Ilaria Bonacossa e Vittoria Martini, sarà interamente dedicata all’arte italiana dal 1994 ad oggi. Il Depositò accoglierà prestiti importantissimi di istituzioni museali piemontesi e delle gallerie presenti in fiera. Altra novità sarà “PIPER. Learning at the discotheque”, un ciclo di incontri curato da the classroom volto a raccontare la storia dell’arte contemporanea in un ambiente che ricorda la storica discoteca Piper di Torino. Tre nuovi Premi da assegnare ad artisti e gallerie presenti in fiera: L’OGR Award è il nuovo premio della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT finalizzato all’acquisizione di un’opera che si aggiunge alla propria Collezione, e destinata alle neonate OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino. Refresh Premio Irinox, promosso da Irinox e dedicato nel 2017 alla nuova sezione Disegni, celebra l’artista che “reinventa conservando”, esalta ovvero in chiave contemporanea l’immediatezza espressiva del disegno. Il Campari Art Prize, in collaborazione con Gruppo Campari, premierà un artista under 35 anni che incentri la sua ricerca sul potere evocativo del racconto nelle sue molteplici declinazioni. Nelle parole di Ilaria Bonacossa “Il 2017 segna una ricorrenza importante, non solo per Torino, ma per tutto il mondo dell’arte: 50 anni dalla prima mostra dell’Arte Povera (1967), la più rivoluzionaria, emozionante e poetica avanguardia artistica del dopoguerra che sancì la vocazione contemporanea di questa città. Per celebrare oggi quell’energia creativa, Artissima richiama negli spazi dell’Oval due esperienze sorprendenti, ma ancora poco conosciute, di quegli anni: il Piper Club di Torino (1966–69), e il Deposito dell’Arte Presente (1967–68). La storia della discoteca Piper, culla di una fervente subcultura, viene rievocata dal progetto PIPER. Learning at the discotheque, in cui un palinsesto di lezioni-conferenze si trasforma in scuola non convenzionale. La rivoluzionaria esperienza del Deposito, uno spazio industriale aperto per presentare fuori dagli spazi “borghesi” le opere della nascente Arte Povera, è invece ispirazione per il progetto Deposito d’Arte Italiana Presente in cui un magazzino si trasforma in spazio espositivo per presentare una selezione di opere create tra il 1994 e il 2017 da artisti italiani di diverse generazioni. Ventiquattro edizioni e duemila opere esposte, basterebbero questi due numeri per comprendere l’importanza di Artissima, che apre le porte venerdì 3 novembre e resterà aperta al pubblico fino a domenica 5, all’interno degli spazi dell’ Oval Lingotto. Torino, con questa fiera, è al centro del panorama internazionale dell’arte, insieme alle numerose iniziative che in questi giorni compongono l’ampia offerta artistica in città. La prima edizione diretta da Ilaria Bonacossa, che ha ufficialmente alzato il sipario sull’articolato percorso espositivo, si propone quindi come naturale prosecuzione del lavoro di internazionalizzazione compiuto in questi anni. Artisti ed espositori dall’estero (il 62% del totale) per un totale di 31 Paesi rappresentati. Quadri, sculture, installazioni e un forte legame con il passato e con la città dove la fiera è nata. «Vorrei che Artissima continui a fare da motore trainante per le iniziative legate all’arte in questa città» è l’auspicio di Antonella Parigi, assessora regionale alla cultura, alla quale ha fatto eco la sua omologa al Comune di Torino, Francesca Leon. «Da quest’anno – ha spiegato – è stato introdotto il Premio Carioca, che ci consente di costruire un percorso anche con le scuole. Così facendo, anche i bambini potranno conoscere il linguaggio dell’arte». E le collaborazioni, i partner e i percorsi di formazione sono il fulcro della fiera, che come da tradizione accoglie numerosi sostenitori, da Compagnia di San Paolo a Fondazione CRT, fino a Unicredit (partner da 15 anni). Alle 206 gallerie che si sono stabilite all’interno dell’Oval si aggiungono alcune chicche, come la ricostruzione del glorioso Piper Club, celebre discoteca torinese degli anni ’60, che torna a vivere grazie alle poltrone realizzate da Gurfam e al recupero di alcuni arredi a cura del Centro del Restauro di Venaria Reale. Ma il 2017 segna anche i cinquant’anni dalla nascita dell’Arte Povera, un legame sottolineato da Ilaria Bonacossa in più occasioni, che ha fatto di Torino una città fondamentale nel panorama artistico internazionale. La corrente, infatti, nacque ufficialmente nel 1967 con la prima fiera, ospitata proprio a Torino, aprendo a uno sviluppo che avrebbe influenzato l’intero mondo dell’arte negli anni a venire. Quattrocentomila euro di budget e numerose collaborazioni, Artissima punta sia sulla qualità, sia sull’apertura al pubblico. Ci saranno, ad esempio, i walkie-talkies, passeggiate guidate tra le opere esposte in compagnia di un critico, un gallerista e un curatore, ma ci saranno anche sei percorsi guidati organizzati in collaborazione con Lancia. Un programma di appuntamenti, poi, arricchisce l’esperienza di visita con occasioni per scoprire il mondo dell’arte. Non solo visite e acquisti, ma anche contenuti. Tra i progetti speciali, poi, spicca il Deposito d’Arte Italiana Presente, con le opere di 128 artisti realizzate dal 1994 – anno della fondazione di Artissima – a oggi. L’obiettivo è creare, all’interno della fiera (e con gli autori) un luogo di esposizione e approfondimento. Il lato curatoriale, infatti, sarà uno dei punti di forza di questa edizione. Artissima 2017 è sicuramente un evento da non perdere per gli appassionati di arte contemporanea, per i collezionisti, gli addetti ai lavori e anche per i curiosi. Orari: 3 – 5 novembre 2017: dalle 12.00 alle 20.00. Biglietti: Biglietto intero: 15 €.
Redazione Artinmovimento Magazine
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