Dopo il campionato e le nazionali, ricominciano anche i due tornei continentali, la Champions League e l’Europa League (giunta alla sua 9° edizione con questa denominazione). Sei le squadre impegnate nelle due competizioni, Juventus, Roma e Napoli in Champions League, Atalanta, Milan e Lazio nella ex Coppa Uefa. Nella massima espressione del calcio europeo, le
Dopo il campionato e le nazionali, ricominciano anche i due tornei continentali, la Champions League e l’Europa League (giunta alla sua 9° edizione con questa denominazione).
Sei le squadre impegnate nelle due competizioni, Juventus, Roma e Napoli in Champions League, Atalanta, Milan e Lazio nella ex Coppa Uefa.
Nella massima espressione del calcio europeo, le italiane non hanno affatto brillato, raccogliendo solo un misero punto sui nove disponibili.
I vice campioni d’Europa della Juventus erano attesi dalla complicatissima trasferta di Barcellona, con i padroni di casa desiderosi di vendicare il duro ko subito sei mesi fa (3-0 Juventus nei quarti di finale). Detto fatto, dopo un primo tempo equilibrato, Messi decide di salire in cattedra segnando il suo primo gol a Buffon al 44’ del primo tempo.
Nella ripresa i Torinesi spariscono dal campo e il Barcellona ne fa altri due con Messi e Rakitic, prendendosi una piccola vendetta e mettendo la freccia per la qualificazione come prima nel girone.
Finisce sconfitto anche il Napoli del bel calcio nell’insidiosa trasferta ucraina contro lo Shakhtar Donetsk.
Dopo nemmeno un quarto d’ora i Partenopei vanno in svantaggio grazie al gol del brasiliano Taison, nella ripresa raddoppia Ferreira con la complicità del portiere azzurro Reina che esce a vuoto, sarà poi Milik su rigore a ridurre le distanze inutilmente.
L’unico punto delle italiane lo regala la Roma nonostante un secondo tempo di autentica sofferenza.
I giallorossi dell’esordiente Di Francesco ospitano l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, capace di portare i Colchoneros due volte in finale, una volta in semifinale e una ai quarti negli ultimi quattro anni.
Squadra solida e compatta l’Atletico, che concede poco a una Roma che sa di dover passare la partita in contropiede. Un primo tempo che vede un’occasione limpida per parte e un rigore non concesso ai romani, nella ripresa per almeno venti minuti è un monologo spagnolo che solo le parate di Alisson evitano diventi un passivo troppo pesante per la sua squadra.
Un punto di “tigna” come dicono a Roma, un punto d’oro che permette alla Roma di non far scappare subito in classifica una delle due pretendenti al passaggio di turno (l’altra è il Chelsea che ha vinto 6-0 contro la matricola Qarabag).
Dolcissima è stata l’Europa League invece, tutte e tre le nostre compagini hanno portato a casa i tre punti.
Il Milan ha liquidato la pratica Austria Vienna in mezz’ora segnando tre gol, facendo dimenticare ai propri tifosi il duro ko in campionato, il finale ha fatto registrare un sonoro 5-1 con una favolosa tripletta di Andrè Silva, oltre ai gol di Chalanoglu e Suso.
Anche l’Atalanta, con grande sorpresa, ha chiuso il discorso Everton in 40’ grazie a Masiello, Gomez e Cristante, facendo poi un accademico allenamento nella ripresa e permettendo a Gasperini di dare una lezione di calcio agli inglesi del fenomeno Rooney.
Con molta più fatica vince anche la Lazio in casa degli olandesi del Vitesse. Sotto per due volte nel punteggio, i biancocelesti rimontano altrettante volte e vincono con i gol di Parolo, Immobile e Murgia nella ripresa. Da rivedere qualcosa in difesa, ma l’attacco funziona benissimo e il baby Murgia si rivela sempre di più una bellissima realtà, sempre in gol all’esordio con la Lazio in qualsiasi competizione e soprattutto sempre decisivo.
Europa agrodolce per le italiane, dalle quali aspettiamo una riscossa fra due settimane in Champions e una conferma in Uefa.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini:it.uefa.com]
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