Vi abbiamo già portati al Trentesimo Salone del Libro di Torino due giorni fa, raccontandovi del libro “Giorni di Grazia”, biografia del tennista Arthur Ashe, presentata per l’occasione dall’ex ct della nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto. Oggi torniamo al Salone e vi raccontiamo un incontro dedicato alle fake news, alle quali è riservato uno spazio presso
Vi abbiamo già portati al Trentesimo Salone del Libro di Torino due giorni fa, raccontandovi del libro “Giorni di Grazia”, biografia del tennista Arthur Ashe, presentata per l’occasione dall’ex ct della nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto.
Oggi torniamo al Salone e vi raccontiamo un incontro dedicato alle fake news, alle quali è riservato uno spazio presso lo stand dell’Università degli Studi di Torino.
Nella giornata odierna il professor Lorenzo Magnea, docente di fisica al Politecnico di Torino, è intervenuto per parlare appunto delle cosiddette “bufale”.
Il professor Magnea, in collaborazione con il dipartimento di sociologia, ha creato un percorso di formazione in versione “beta” dal titolo Fisica per i cittadini, che mette insieme le scienze naturali, la politica e i media.
Questa idea nasce dalla necessità di formare sempre più persone a riconoscere non solo le bufale politiche, ma anche e soprattutto quelle riguardanti le notizie scientifiche che circolano in rete attraverso l’utilizzo dei social, generando confusione su temi anche molto importanti, per esempio l’alimentazione (che è tra quelli con maggiore impatto sociale).
Una cittadinanza consapevole di ciò che legge, ha spiegato Magnea, è la migliore difesa per smascherare subito quelle notizie che nulla hanno a che fare con la realtà, evitando così di darvi credito e seguito.
La conferenza ha portato alla luce le principali dinamiche con cui vengono veicolate le bufale. Un esempio sono le frasi con cui spesso queste notizie vengono introdotte, come “nessuno ve lo dice ma..”, “basterebbe soltanto che..”, “sono tutti d’accordo (in segreto) per…”. Di fondamentale importanza è verificare l’attendibilità di ogni fonte, là dove le fonti siano citate, fare attenzione al contesto, approfondire con pazienza senza farsi confondere da toni sensazionalistici, da numeri e parole volutamente complicati.
Vi sono alcune abitudini che possiamo adottare tutti, nel confronto quotidiano con le notizie che abbiamo occasione di leggere o ascoltare, per evitare di credere in modo acritico a quelle del tutto prive di fondamento, e soprattutto interrompere sin dal principio la loro diffusione.
Gabriele La Spina
[Fonte immagini: personalpages.to.infn.it]
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