La promessa della democrazia rappresentativa, sin dal ‘900, è stata quella di legalizzare la rivoluzione, ovvero di trasformare la società attraverso riforme del Parlamento, togliendo così terreno all’azione politica che sovverte l’ordine costituito al fine di rendere il mondo più gentile e più giusto. Da questa intuizione parte l’analisi di Valentina Pazè, professore associato dell’Università
La promessa della democrazia rappresentativa, sin dal ‘900, è stata quella di legalizzare la rivoluzione, ovvero di trasformare la società attraverso riforme del Parlamento, togliendo così terreno all’azione politica che sovverte l’ordine costituito al fine di rendere il mondo più gentile e più giusto.
Da questa intuizione parte l’analisi di Valentina Pazè, professore associato dell’Università di Torino, che si riconduce all’opera di Norberto Bobbio, e che vuole ragionare sul rapporto tra “Democrazia e Rivoluzione”. L’incontro pubblico, organizzato dall’Associazione Culturale Scholé nell’ambito della V Scuola di Altra Formazione in Filosofia “Mario Alcaro”, si svolgerà mercoledì 22 marzo alle 18, nel salone dell’ex Convento dei Minimi di Roccella Jonica.
L’evento è un’occasione per discutere in una prospettiva storica e politica i limiti e i vantaggi delle forme della democrazia e della rivoluzione e sui punti di contatto tra due categorie omogenee.
L’iniziativa è la sesta proposta alla Scuola “Alcaro” nel 2017 del ciclo “Rivoluzioni“, sotto la direzione di Arianna Fermani (Università di Macerata) e con il coordinamento di Alessandra Mallamo e Angelo Nizza, è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l’IISF Scuola di Roma e il Comune di Roccella. Il calendario completo degli incontri filosofici serali è disponibile sul sito www.filosofiaroccella.it.
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte immagini: telemia.it]
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