Si è conclusa alle 00.30 di stamane la prima edizione del Filmmaker Day, una maratona di proiezioni nazionali e internazionali, proposta dall’A.C.S.D. ArtInMovimento, ideata dal regista indipendente Mauro Russo Rouge con lo scopo di far sentire l’urlo talvolta disperato del cinema indipendente e portata in scena al Teatro Giulia di Barolo a Torino (piazza Santa Giulia,
Si è conclusa alle 00.30 di stamane la prima edizione del Filmmaker Day, una maratona di proiezioni nazionali e internazionali, proposta dall’A.C.S.D. ArtInMovimento, ideata dal regista indipendente Mauro Russo Rouge con lo scopo di far sentire l’urlo talvolta disperato del cinema indipendente e portata in scena al Teatro Giulia di Barolo a Torino (piazza Santa Giulia, 2 bis).
Dei 28 film selezionati, precisamente 2 lungometraggi, 22 cortometraggi e 4 documentari italiani, il vincitore, da un’analisi attenta di addetti ai lavori presenti in sala, è risultato Journey to the mother di Mikhail Kosyrev-Nesterov per l’equilibrio globale su cui si regge. È un ensemble perfetto di criteri estetico-narrativi e tecnici (regia, interpretazione, montaggio, suono, fotografia), arricchito da picchi qualitativi di grande manifattura che lo rendono veramente accattivante. La grande cura con cui è stato prodotto naturalizza, inoltre, i salti temporali di cui si caratterizza, e anche per questo si conferma un eccellente prodotto, spiega il regista Matteo Esposito, referente della commissione giudicatrice. Questa pellicola, come dichiarato, parteciperà alla kermesse della quarta edizione di OIFF TURIN CINEFEST, il 4 maggio a Torino presso il Cinema Classico di Piazza Vittorio Veneto, 5.
La giuria in sala ha deciso, inoltre, all’unanimità di attribuire una menzione speciale a Shotgun di Paddy Jessop per l’originalità del suo linguaggio. Si tratta di un film capace di ipnotizzare lo spettatore e farlo immergere totalmente nello sviluppo della storia solo ed esclusivamente attraverso l’espressione corporea. In sintesi un notevole esperimento filmico centrato sulla figura imponente del protagonista Alex Shevchuk, a nostro avviso, il miglio attore della maratona, afferma l’attore e doppiatore italiano Giorgio Perno in rappresentanza delle commissione giudicatrice.
Inoltre le due testate Media-partner hanno scelto di premiare entrambe gli stessi due film: Cuerdas dello spagnolo Pedro Solís García e Il rumore della vittoria di Antonio Guzzardi e Ilaria Galbusera.
Italia che cambia conferisce il premio a Cuerdas in quanto è un malinconico e dolce inno alla vita. “Cuerdas” in pochi minuti ci mette difronte ai sentimenti più forti che l’uomo posso provare, dall’infinita tristezza data dalla più brutta delle ingiustizie che una persona possa subire alla determinazione e la voglia di combattere le difficoltà di questo mondo con la ferma volontà di reagire, dando un messaggio di tenacia e positività per le nuove generazioni. Affascinante, forte, denso, emozionante.
ArtInMovimento Magazine conferisce la propria menzione a Cuerdas per la capacità di offrire in 10 minuti speranza, dimostrando che i miracoli esistono. Nonostante il drammatico finale, il film animato fotografa il grande potenziale relazionale ed empatico di una bambina che possiamo estendere a tutti i bambini. Privi o quasi di sovrastrutture rendono possibile ciò che ai grandi risulta impossibile. E diventa protagonista la spontaneità dei bambini che si converte in manifestazione di creatività, motivazione e inclusività. Un eccellente lavoro, un’occasione per riflettere e un invito a guardare con gli occhi dei bambini…
Italia Che Cambia conferisce la propria menzione a Il rumore della vittoria, un racconto che scorre velocemente, in modo naturale e armonico. “Il rumore della vittoria” non può far altro che farci riflettere: sul senso della vita dei protagonisti del documentario e di riflesso su quello della nostra. Evidenzia un mondo ai più sconosciuto che merita maggiori attenzioni e cure. Un tenero inno alla vita e alla tenacia di questi giovani ragazzi, capace di appassionare.
ArtInMovimento Magazine conferisce la propria menzione a Il rumore della vittoria per aver dimostrato a chiare lettere che la diversità è un valore. Viene sottolineato inoltre che lo sport ha il potere di valorizzare il contributo di ciascuno, trascendendo la condizione fisica e che la vittoria, al di là delle medaglie accumulate, sia proprio la capacità di riconoscere di essere quello speciale contributo. Un documentario reale, coraggioso e ben costruito che fa riflettere con gioia sulla vita…
Le testate media partner, in concertazione con la direzione artistica e la commissione giudicatrice in sala, hanno garantito anche a Cuerdas lo spazio di proiezione durante il live della quarta edizione di O.I.F.F. Cine Fest per la sua portata sociale e per la delicatezza con cui è stato diretto.
Significativa la partecipazione alla giornata dei due artisti Serena Debianchi, con la sua mostra fotografica, e Samuele Maritan col suo happening sulla creazione.
La stanchezza è molta, ma la soddisfazione ci ripaga pienamente. Abbiamo avuto un buon numero di presenze e in tanti hanno fatto capolino in sala. Ancora percepisco l’elettricità che solo l’arte e, in particolare, il cinema mi sanno dare. È stata senza dubbio un “Iron Man” culturale, ma il mio slancio creativo è inarrestabile. Infatti la mia attenzione è già al live della quarta edizione dell’O.I.F.F. Cine Fest il 4 maggio al Cinema Classico, precisa Mauro Russo Rouge, il direttore artistico della kermesse.
Ci riteniamo soddisfatti della giornata. Sono stati premiati i film migliori, quelli con una storia da raccontare. Il pubblico torinese ha risposto al richiamo del primo Filmmaker Day e della settima arte in generale. I feedback sono stati positivi. Vogliamo crescere e quindi stiamo già lavorando per i prossimi appuntamenti con passione, dedizione e grande determinazione, afferma Annunziato Gentiluomo, presidente dell’Associazione ArtInMovimento.
E l’obiettivo è stato centrato. Le percezioni del pubblico che abbiamo intervistato sono state positive e l’orgoglio degli organizzatori è percepibile dalle loro dichiarazioni. Crediamo in questo progetto destinato a svilupparsi e a trovare il suo spazio fra i grandi eventi cinematografici…
Chiara Trompetto
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