Segnatevi queste date: dal 4 al 7 agosto, se state percorrendo la Calabria, fate un passaggio veloce a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, per “Tradizionandu etnofest”. Musica, arte e sapori renderanno “pulsante” il cuore delle periferie. Perché è la periferia il centro e il luogo della socialità, della condivisione e delle sfaccettature creative di
Segnatevi queste date: dal 4 al 7 agosto, se state percorrendo la Calabria, fate un passaggio veloce a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, per “Tradizionandu etnofest”. Musica, arte e sapori renderanno “pulsante” il cuore delle periferie.
Perché è la periferia il centro e il luogo della socialità, della condivisione e delle sfaccettature creative di questa manifestazione, giunta alla IX Edizione, organizzata dall’Associazione LATO2 con l’amministrazione comunale di Cittanova.
Si parte dal 4 di agosto con Expò Enogastronomica, curata dalla BCC Young, giunta alla sua seconda edizione. Il 5 di agosto comincia il festival: sotto la direzione artistica di Gabriele Albanese, si esibiranno sul palco gli Shark e Groove e i 99 Posse. Sabato 6 il Collettivo Irmao e Mascarimiri. La serata conclusiva del 7 vedrà invece sul palco i Fuori Tempo, la Med Free Orkestra e Francesco Baccini.
A spiegarci la forza dirompente che divampa dalle periferie è proprio il direttore artistico, Gabriele Albanese: “È dalle periferie delle metropoli che partono le espressioni musicali e artistiche che conquistano il mondo. Sono le zone ai margini a raccontare l’anima autentica dei popoli“.
Pervade l’idea di un universo globale, la cui forza vitale è proprio la periferia: da questo principio è nato anche il gemellaggio con il SAMOSA Festival di Nairobi, in Kenya, al fine di promuovere l’inclusione sociale, “da sud a sud”, e valorizzare i legami tra i popoli e le culture che animano i nostri continenti.
Paolo Ernesto Sussi
[Fonte immagini: pianainforma.it – tuttoqui.it – tradizionandu.eu]
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