Stamane, con l’Apertura della Porta Santa, ha avuto ufficiale inizio il Giubileo Straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco, che ha celebrato alle 9.30 la cerimonia liturgica direttamente da Piazza San Pietro a Roma. È stata designato l’8 dicembre come data di inizio di questo Anno Santo per due ragioni: perché si celebra la festività dell’Immacolata Concezione e perché ricorre il cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Il Giubileo, generalmente, identifica l’anno della remissione dei peccati, attraverso l’indulgenza, ma questo Giubileo Straordinario della Misericordia ha una portata ben diversa. Il tema, che per la prima volta caratterizza un Giubileo, è stato ampiamente spiegato da Papa Francesco nella Bolla pontificia Misericordiae Vultus (Bolla papale), dove si legge che la misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. Essa ci relaziona all’Ebraismo e all’Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio.

Il richiamo è quindi ecumenico, che evidenzia il riconoscersi di tutti i fratelli monoteisti sotto un unico Dio. Forse un atto luminoso nell’avanzare delle tenebre e nell’incalzare delle guerre che oggi più che mai affliggono le nostre vite e il nostro quotidiano. Non per nulla interrompe la scansione temporale dei canonici venticinque anni, in quanto l’ultimo è stato nel 2000. Ed è inoltre la prima volta che partecipano all’apertura dell’Anno Santo due papi, Papa Francesco e il suo predecessore Benedetto XVI.

Dal 1300, anno del primo Giubileo voluto da Bonifacio VIII, è la prima volta che il Papa apre per prima la Porta Santa nella Cattedrale di Bangui nella Repubblica Centrafricana (29 novembre) e non quella della Basilica di San Pietro a Roma. Ciò conferisce a tale evento una straordinarietà senza precedenti, rendendolo non roma-centrico, e sotto-intendendo l’invito a essere vissuto innanzitutto nelle Chiese locali, a testimonianza di una reale conversione dal basso e a espressione di un cambiamento epocale della Chiesa Cattolica.

Secondo Antonio Preziosi, esiste un fil rouge intorno al concetto di misericordia che dal Concilio Vaticano II arriva a Papa Francesco: Il concetto di misericordia è un concetto conciliare, è un concetto che parte da Giovanni XXIII, che si afferma in Paolo VI, che trova addirittura un radicamento nei 33 giorni di Giovanni Paolo I, che arriva poi a Giovanni Paolo II, che è stato in qualche modo il grande apostolo della misericordia, e quindi, attraverso Benedetto XVI, attraverso questo grande pontificato di Benedetto XVI, arriva a Papa Francesco, che lo porta a compimento e realizza questo Anno Santo che è appunto un Anno Santo straordinario (Il Giubileo di Papa Francesco di Antonio Preziosi).

Il Giubileo si concluderà il 20 novembre 2016 e speriamo che porti un’ondata di pace di cui tutti noi abbiamo bisogno.
Annunziato Gentiluomo e Chiara Trompetto

[Fonte delle immagini: arimelfi.it (copertina), lettera43.it, tgla7.it, newscattoliche.it, araromae.com]

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