Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso in Francia e nella fortunatissima tournée in alcuni dei teatri di OperaLombardia il Don Pasquale, dramma buffo in tre atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, con la frizzante e briosa regia di Andrea Cigni, approda al Teatro Ponchielli di Cremona
Dopo il successo di critica e di pubblico riscosso in Francia e nella fortunatissima tournée in alcuni dei teatri di OperaLombardia il Don Pasquale, dramma buffo in tre atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Giovanni Ruffini e Gaetano Donizetti, con la frizzante e briosa regia di Andrea Cigni, approda al Teatro Ponchielli di Cremona giovedì 19 novembre alle ore 20.30 (in replica sabato 21 sempre alle ore 20.30). La direzione dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano è affidata a Christopher Franklin.
Le scene e i costumi sono curati da Loreno Cutuli e il Light designer è Fiammetta Baldiserri.
Si tratta di una Coproduzione Teatri di OperaLombardia e Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, ed è un allestimento dei teatri di Opéra-Théâtre de Clermont-Ferrand, Opéra de Reims, Opéra-Théâtre de Limoges, Opéra de Rouen Haute-Normandie, Opéra Théâtre Saint-Étienne, Opéra de Massy, Opéra Grand Avignon, Opéra de Vichy.
Come già per L’elisir d’amore, anche per la composizione di Don Pasquale, l’altro capolavoro comico di Donizetti, l’autore bergamasco necessitò di un tempo di stesura assai breve: se nel caso de L’elisir a Donizetti erano occorsi circa quindici giorni, per Don Pasquale gliene bastarono addirittura solo undici. La scelta del soggetto (caratterizzato da alcuni topos tipici dell’opera buffa di ascendenza settecentesca) pare sia dipesa dalla lettura del tutto casuale di un precedente libretto di Angelo Anelli: incaricato dal Théâtre-Italien di Parigi di comporre un’opera buffa, Donizetti non ebbe esitazioni e decise di musicare la vicenda del vecchio burbero che, per fare un dispetto al giovane nipote, innamorato a suo dire della donna sbagliata, prende moglie e rimane alla fine gabbato. Il libretto definitivo non soddisfò appieno il suo autore, Giovanni Ruffini, che ritirò la firma dal lavoro, non realizzando forse che il testo era assolutamente ben riuscito e che nelle mani di Donizetti sarebbe diventato il capolavoro di teatralità e comicità che tutti conoscono. Certamente il librettista fu infastidito anche dalle continue intromissioni (per altro abituali) del compositore, che volle inserire a tutti i costi almeno un momento dalla forte connotazione lirica e melodrammatica: a differenza degli altri personaggi, tutti in qualche modo riconducibili ai tipi del teatro buffo, il ruolo di Ernesto (ovvero il tenore) è quello maggiormente vicino alla sensibilità romantica e affine a certi personaggi di opere non contrassegnate dal lieto fine. Qui per fortuna le travagliate vicende di Ernesto vengono risolte dalla furbizia di Malatesta e dalla sagacia di Norina. E tutti vissero felici e contenti!
Sostenuti dal Coro OperaLombardia, diretto dal Maestro Diego Maccagnola, in scena ci saranno: Paolo Bordogna nei panni di Don Pasquale; Maria Mudryak in quelli di Norina; Pietro Adaini interpreterà Ernesto; Pablo Garcia Ruiz sarà Malatesta; e Claudio Grasso Il notaio.
Sicuramente uno spettacolo da non perdere! La firma di Andrea Cigni è una garanzia…
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Immagini: Foto Rota]
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