Giovedì 19 novembre, alle ore 20, il Regio mette in scena per la prima volta Didone ed Enea di Henry Purcell, dando così avvio al primo filone tematico della Stagione: il Progetto Opera Barocca. Il direttore Federico Maria Sardelli, al suo debutto sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronta la ricca partitura
Giovedì 19 novembre, alle ore 20, il Regio mette in scena per la prima volta Didone ed Enea di Henry Purcell, dando così avvio al primo filone tematico della Stagione: il Progetto Opera Barocca. Il direttore Federico Maria Sardelli, al suo debutto sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, affronta la ricca partitura del compositore inglese. Lo spettacolare allestimento, in prima italiana, proviene dall’Opéra de Rouen Haute-Normandie ed è firmato da Cécile Roussat e Julien Lubek, autori di regia, scene, costumi e coreografia. Nel cast: Roberta Invernizzi, Benedict Nelson, Roberta Mameli, Carlo Allemano, solisti di fama internazionale, riconosciuti esperti nel campo della musica antica.
Inoltre, accanto alla Didone ed Enea, l’Accademia Stefano Tempia presenta, lunedì 16 novembre alle 21 al Conservatorio (anteprima: domenica 15 alle 18), King Arthur, la dramatic-opera di Purcell completata nel 1691. L’esecuzione in forma di concerto, con un adattamento del testo in italiano a cura di Orlando Perera, è affidata alla bacchetta di Dario Tabbia. I leggendari Cavalieri della Tavola Rotonda, Re Artù, il mago Merlino sono solo alcuni dei personaggi di questa semi-opera in cinque atti, ricca di pagine musicali entrate nella storia della musica, tra le quali la celebre passacaglia How happy the lover, basata su un ostinato di quattro battute ripetute variate per ben cinquantanove volte.
Nell’arco di pochi giorni si potrà dunque assistere a due capolavori del grande compositore inglese in prima assoluta a Torino che, capitale architettonica del Barocco europeo, diventerà, nel nome di Purcell, anche la capitale del Barocco musicale.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonte delle immagini: Frédéric Carnuccini – Agence Albatros (foto di copertina), musica-classica.it]
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