Domani i cittadini di Locri e non solo scenderanno in piazza, e immaginiamo saranno in tanti. Il motivo è la difesa dell’Ospedale di Locri, la cui stessa permanenza è messa a rischio ora dai tagli alla Sanità. Gli amministratori di tutta la Locride si sono riuniti ieri, per costituire un gruppo di coordinamento, non solo
Domani i cittadini di Locri e non solo scenderanno in piazza, e immaginiamo saranno in tanti. Il motivo è la difesa dell’Ospedale di Locri, la cui stessa permanenza è messa a rischio ora dai tagli alla Sanità. Gli amministratori di tutta la Locride si sono riuniti ieri, per costituire un gruppo di coordinamento, non solo della protesta ma anche della proposta, per difendere quello che, allo stato attuale, risulta unico presidio ospedaliero dell’area, il solo tra Reggio e Catanzaro, quindi punto di riferimento importante per un elevato numero di cittadini. L’appuntamento è domattina, alle ore 9,00 davanti al Palazzo di Città. La chiusura della struttura, se dovesse verificarsi, costringerebbe i cittadini di quest’area a dover compiere un viaggio di circa un’ora e trenta di auto per raggiungere il centro più vicino. Inoltre la Locride non possiede una rete viaria così sviluppata da poter consentire spostamenti agevoli con i mezzi pubblici, perciò la situazione sarebbe davvero critica se non insostenibile. La mobilitazione va avanti da alcuni mesi, è stata preceduta da una petizione online e da una campagna che ha utilizzato anche i canali social, con gli hashtag #ionomollo #difendiamolospedale e #tuttipresenti riferito quest’ultimo proprio all’appuntamento di domani. Ci sembra importante portare l’attenzione a questa vicenda anche fuori dai confini regionali. L’agire in seguito a esigenze di razionalizzazione economica o alleggerimento amministrativo crediamo non possa mai andare a discapito del benessere e della tutela dei cittadini.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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