Dopo l’apertura affidata al nuovo allestimento di Carmen di Georges Bizet, andata in scena il 15 luglio, la quarta edizione del Taormina Opera Festival, manifestazione che negli ultimi anni si è consolidata a livello internazionale per le interessanti proposte, riprenderà la propria programmazione sempre con Carmen, in cui Enrico Castiglione firma regia e scene, l’1
Dopo l’apertura affidata al nuovo allestimento di Carmen di Georges Bizet, andata in scena il 15 luglio,
la quarta edizione del Taormina Opera Festival, manifestazione che negli ultimi anni si è consolidata a livello internazionale per le interessanti proposte, riprenderà la propria programmazione sempre con Carmen, in cui Enrico Castiglione firma regia e scene, l’1 agosto e si protrarrà fino al 14 agosto.
Al Teatro Antico di Taormina al centro dell’offerta lirica di quest’anno vi è la città di Siviglia, con la messa in scena contemporanea dei tre più importanti capolavori operistici ambientati nella capitale andalusa, ovvero La Trilogia di Siviglia: Carmen (1, 7, 10, 13 agosto), Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (4, 9 e 12 agosto) e Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (8, 11 e 14 agosto), in tre nuove produzioni che si avvarranno di cast di alta qualità, con il Coro Lirico Siciliano e l’Orchestra del Taormina Opera Festival che tanto successo hanno riscosso in questi ultimi anni.
Perché una trilogia sivigliana? Il carattere spagnolo è predominante, ma certamente ciò che mi affascina di ogni opera è la possibilità di rappresentare il sentimento dell’Amore sotto diverse sfaccettature, tutte diverse e antitetiche tra loro, pur imprigionate dalla passione fine a se stessa e dalla spasmodica ricerca del piacere. L’amore in Carmen è effimero, come effimero è il gesto da cui si manifesta, con Carmen che getta la rosa ai piedi di Don José scegliendolo davanti ad un’intera piazza di sigaraie, di popolani e di soldati. Un amore effimero che in Carmen diviene tragedia perché si trasforma in gelosia, in possesso, in morte, annientando l’unico amore vero che è rappresentato nell’opera da Micaela nei confronti di Don José. In Don Giovanni abbiamo la massima esaltazione della ricerca del piacere attraverso l’inganno e la sopraffazione del potere, che il cavaliere Don Giovanni esercita per conquistare le sue prede per poi subito dopo abbandonarle nella loro disperazione, perché prontamente attratto da una nuova preda; così come Zerlina dimostra solo opportunismo e Donna Elvira il desiderio di vendetta per il proprio orgoglio. Ed infine l’amore tenace e a lieto fine del Barbiere di Siviglia, che completa questa trilogia a Taormina, un amore che trova compiutezza, spiega Enrico Castiglione.
Accanto a Carmen, di cui abbiamo già parlato prima e dopo la prima, in questa sede vogliamo approfondire le altre due opere della Trilogia di Siviglia, frutto del lavoro di Castiglione e Cammarata.
Enrico Castiglione torna a Don Giovanni (4, 9, 12 agosto, ore 21.30) dopo aver riletto in teatro molte volte il capolavoro mozartiano. E lo allestisce a Taormina per la prima volta con un allestimento inedito, pensato esclusivamente per il palcoscenico del Teatro Antico, con costumi nuovi che esaltano il fregio seicentesco, disegnati e costruiti da Sonia Cammarata nel proprio laboratorio. In scena, in un’immensa scacchiera, i personaggi saranno condotti in una sorta di grande partita a scacchi, dove i desideri, i sentimenti, le passioni dei protagonisti si rincoreranno per fondersi e separarsi, per intrecciarsi e per allontanarsi. Il tutto all’insegna dell’inganno, dell’amore effimero, della seduzione fine a se stessa, nella totale mancanza di amore che condurrà alla morte, ovvero allo scacco matto del protagonista, il cavaliere Don Giovanni. Al Teatro Antico di Taormina andrà quindi in scena il libertino per antonomasia in una nuova lettura del rinomato regista e scenografo romano, che già ha avuto con Don Giovanni un successo internazionale con l’edizione rappresentata nel 2001 al Teatro Argentina di Roma (con Renato Bruson, Amarilli Nizza, Luca Canonici, Stefano de Peppo, la direzione d’orchestra di Michael Halazh), di cui è rimane la versione video tante volte trasmessa dalla RAI e dalle principali reti televisive internazionali.
Il cast internazionale che animerà la nuova edizione taorminese vede Don Giovanni interpretato dal basso-baritono tedesco Iconomou Panajotis di origine greca; il Commendatore dal basso José Garcia; il ruolo di Donna Anna dal soprano Chiara Taigi; Don Ottavio dal tenore Filippo Pina Castiglioni; Donna Elvira dal soprano Tian Hui; Leporello dal basso Noé Colín; Masetto dal basso Daniele Piscopo; Zerlina dal mezzosoprano Marina Ziatkova. Completano il team artistico il Coro Lirico Siciliano, il Corpo di ballo del Taormina Opera Festival mentre il direttore d’orchestra sarà Stefano Romani.
Ultimo titolo de La Trilogia di Siviglia del Taormina Opera Festival 2015 è Il barbiere di Siviglia (8, 11, 14 agosto ore 21.30) di Gioachino Rossini, che arriva in scena per la prima volta al Teatro Antico. Nel prestigioso cast vocale troviamo il tenore Filippo Pina Castiglioni (il Conte d’Almaviva), il baritono Marcello Lippi (don Bartolo), il mezzosoprano Elena Molinari (Rosina), il baritono Daniel Okhan (Figaro), il basso Giovanni Di Mare (Don Basilio), ed Emanuela Grassi (Berta). Anche in quest’occasione interverrà il Coro Lirico Siciliano mentre l’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival sarà diretta da Jacopo Sipari di Pescasseroli, uno dei più brillanti direttori d’orchestra della sua generazione.
Nell’originale e creativa lettura di Enrico Castiglione, la vicenda si svolgerà in un’ambientazione del tutto inedita: Il barbiere di Siviglia è un’altra opera meravigliosa che sono sicuro avrà un riscontro enorme a Taormina, non meno delle altre due. La mia messinscena ricrea e rievoca una grande galleria d’arte, all’interno della quale, di quadro in quadro, di cornice in cornice, i personaggi muoveranno i propri passi e creeranno i propri “tableaux”. Ma non voglio svelare oltre, perché ci saranno molte sorprese; e perché l’opera deve affascinare con la voce e la recitazione, ma deve anche stupire con l’ambientazione e lasciare al pubblico emozioni forti ed originalissime.
Una programmazione ricca ed emozionante, in una location speciale. Da non perdere!
ArtInMovimento Magazine
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