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Al Forte di Bard le maggiori opere del Montserrat

Al Forte di Bard le maggiori opere del Montserrat

Il Forte di Bard, rimasto quasi completamente integro dal momento della costruzione, rappresenta uno degli esempi di sbarramento architettonico dell’Ottocento. La fortezza è divisa su tre piani: l’Opera Ferdinando in basso, l’Opera Vittorio al centro e in alto l’Opera Carlo Alberto, la cui superficie totale è occupata da 283 locali L’imponente forte fa da cornice

fortedibardIl Forte di Bard, rimasto quasi completamente integro dal momento della costruzione, rappresenta uno degli esempi di sbarramento architettonico dell’Ottocento. La fortezza è divisa su tre piani: l’Opera Ferdinando in basso, l’Opera Vittorio al centro e in alto l’Opera Carlo Alberto, la cui superficie totale è occupata da 283 locali L’imponente forte fa da cornice alla collezione temporanea Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia in scena fino al 2 giugno.
La mostra presenta per la prima volta le più suggestive opere raccolte in un unico evento, provenienti dal Monastero benedettino di Montserrat, località a pochi chilometri da Barcellona, in Catalunya.
mserratokIn scena cento capolavori provenienti dal Museo dell’Abbazia, dal Romanico al Barocco, dall’Impressionismo all’Avanguardia, con omaggi particolari all’arte italiana e alla pittura antica spagnola. Tra le principali opere spiccano il San Girolamo di Caravaggio, le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandte due capricci diLuigi Rossinimai esposti. A questi si aggiungono realizzazioni di altri grandi maestri della storia dell’arte come: Monet, Degas, Pisarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung, Rusiñol, Picasso, Dalí, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le CorbusiereSubirachs. Fondato nel 1025 in memoria dell’apparizione della Madonna sul monte omonimo, il Monastero di Montserrat, come avvenne per il Forte di Bard, fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1811 e ricostruito una trentina di anni dopo. Il santuario, attorniato da un vastissimo complesso di edifici in gran parte adibiti per l’alloggio dei pellegrini, è conosciuto in tutto il mondo e, secondo le ultime statistiche, è meta ogni anno per milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.
Una mostra che vale la pena visitare sia per la location sia per il suo allestimento.
Vincenzo Panetta

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