Da quando internet è divenuto uno strumento di comunicazione privilegiato da milioni di persone in tutto il mondo, si manifestano spesso casi di minacce, intimidazione e di molestie, in sintesi di stalking, attuati attraverso i servizi classici della rete, fra tutti e-mail e chat, il cosiddetto cyberstalking. L’e-mail, la chat, l’sms rappresentano un nuovo strumento
Da quando internet è divenuto uno strumento di comunicazione privilegiato da milioni di persone in tutto il mondo, si manifestano spesso casi di minacce, intimidazione e di molestie, in sintesi di stalking, attuati attraverso i servizi classici della rete, fra tutti e-mail e chat, il cosiddetto cyberstalking. L’e-mail, la chat, l’sms rappresentano un nuovo strumento che in alcuni casi si associa a quelli tradizionali mentre in altri costituisce l’unica tecnica adottata dallo stalker. L’e-mail è, in questo caso, lo strumento principale utilizzato per attuare la molestia. In Italia ancora non esiste una normativa specifica per la fattispecie penale della molestia e del disturbo alla quiete del privato, art 660 del Codice penale. La normativa si limita alla possibilità di intervenire in maniera efficace e preventiva solo a carico delle situazioni che presentano un più alto tasso di pericolosità. Questo tipo di assedio può protrarsi per moltissimo tempo con conseguenze psicologiche e personali per la vittima difficili da gestire, come stati ansiosi, disturbi del sonno, depressione, disturbi post-traumatici da stress che inficiano la qualità della vita di una vittima di stalking.
Esistono una serie di regole utili attuabili dalle vittime per difendersi dalla molestia. In primis, è inutile tentare di negare il problema perché si sottovaluta la portata del pericolo che lo stalker è in grado di rappresentare. Riconoscere il problema ci permette di attuare una serie di misure precauzionali già a partire dai primi segnali di allarme. In molti casi, la tempestività della reazione è l’unico strumento in grado di scoraggiare lo stalker. In secondo luogo è necessario e importante chiarire subito che il comportamento dello stalker non è gradito con tono educato ma “fermo e inequivocabile”. Chiarito questo è opportuno interrompere e rifiutare qualsiasi forma di contatto ulteriore. Lavoriamo anche sull’allontanamento energetico della situazione, visualizziamoci all’interno di una bolla e agiamo per portare calma e tranquillità in noi.
Se il rischio di venire aggrediti fisicamente inizia a farsi elevato cerchiamo di non fare sempre la stessa strada per tornare a casa o andare a lavoro, di variare gli orari e di evitare posti isolati in modo da evitare di far individuare degli schemi prevedibili alla base delle nostre azioni quotidiane e non. Se abbiamo a che fare con un molestatore telefonico, è meglio non cambiare numero dal momento che questa contromisura tende ad avere l’effetto contrario. È importante inoltre mantenere la lucidità perché per denunciare occorrono elementi e più prove possibili.
Anche in questo caso domandiamoci cosa questa situazione ci sta insegnando e perché la stiamo avvicinando a noi…
Miriam Lacopo
[Fonte dell’immagine: secretangelps911.wordpress.com, www.nottecriminale.it]
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