Il 18 maggio scorso si è tenuto a Bossolasco un importante convegno la cui protagonista era la Nocciola Piemonte Igp, come vi abbiamo raccontato qui. Gli obiettivi su cui faceva perno l’iniziativa erano la promozione e la valorizzazione della Nocciola Piemonte e del territorio nel quale è coltivata. L’evento ha visto la partecipazione di oltre
Il 18 maggio scorso si è tenuto a Bossolasco un importante convegno la cui protagonista era la Nocciola Piemonte Igp, come vi abbiamo raccontato qui.
Gli obiettivi su cui faceva perno l’iniziativa erano la promozione e la valorizzazione della Nocciola Piemonte e del territorio nel quale è coltivata.
L’evento ha visto la partecipazione di oltre duecento tra i protagonisti della filiera della Nocciola. Parliamo di Consorzi, Enti, associazioni di categoria, Amministrazioni, produttori, artigiani, e poi giornalisti, studiosi, food blogger, professionisti della comunicazione.
Hanno partecipato tra i relatori l’On. Alberto Cirio (Presidente del GAL), Gianfranco Latino (Regione Piemonte, Asserssorato Agricoltura), Roberto Bodrito (Unione Montana Alta Langa), Ivano Scapin (fondatore di www.nocciolare.it), Ferdinando Trisoglio (Presidente del Consorzio Nocciola IGP), Gian Paolo Braceschi (Centro Studi Assaggiatori), Marco Serra (gelatiere di Mara dei Boschi), i giornalisti Roberto Perrone e Roberto Fiori.
È stato proprio l’agronomo Ivano Scapin a presentare uno studio sulla Tonda Gentile Trilobata, dal quale emerge il forte aumento della domanda di produzione di Nocciola in tutto il mondo e l’affacciarsi tra i produttori di Paesi fino ad ora non coinvolti in questo mercato.
Un altro studio importante è stato presentato da Gian Paolo Barceschi, e riguarda l’aspetto qualitativo della “Tonda gentile di Langa”. Da un confronto con la nocciola turca e laziale, dice Barceschi, emergono le qualità caratteristiche della varietà piemontese, la minore presenza di difetti e maggiore complessità sensoriale che la rendono un prodotto ineguagliabile.
In ultimo, si è ragionato sull’importanza di un’adeguata comunicazione, fondamentale per tutto ma soprattutto quando occorre promuovere un prodotto di per sé molto valido ma magari non conosciuto come meriterebbe.
Qualità, conoscenza e tracciabilità sono state individuate come parole chiave nello sviluppo di questa produzione e di questo mercato così importante.
L’On. Cirio ha concluso i lavori facendo un parallelo tra la Nocciola Piemonte Igp e il Barolo e invitando a prendere esempio dal mondo del vino per adottare strategie di comunicazione atte a difendere la specificità e la qualità, richiamando le caratteristiche del prodotto e del territorio.
Redazione ArtInMovimento Magazine
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