Venerdì 12 giugno 2015, alle ore 18, verrà inaugurata ad Aosta la mostra “Antonio Canova. All’origine del mito“, dedicata a uno dei massimi esponente del Neoclassicismo, che nelle sue opere ha fatto rivivere la meravigliosa bellezza delle antiche sculture greche e i temi della mitologia classica. L’esposizione, curata da Mario Guderzo, direttore del Museo Gipsoteca
Venerdì 12 giugno 2015, alle ore 18, verrà inaugurata ad Aosta la mostra “Antonio Canova. All’origine del mito“, dedicata a uno dei massimi esponente del Neoclassicismo, che nelle sue opere ha fatto rivivere la meravigliosa bellezza delle antiche sculture greche e i temi della mitologia classica.
L’esposizione, curata da Mario Guderzo, direttore del Museo Gipsoteca di Possagno in provincia di Treviso, paese che ha dato i natali proprio all’artista, e dallo studioso Giancarlo Cunial, rappresenta un’occasione unica per ammirare un numero consistente di opere dell’artista.
La mostra di Aosta presenta al pubblico una selezione di oltre sessanta opere: preziosi gessi, alcuni marmi, acqueforti, dipinti a tempera e olii provenienti dalla Fondazione Canova, che documentano l’origine del mito – come giustamente recita il sottotitolo della mostra – dallo schizzo iniziale al bozzetto in terracotta, alla statua in argilla fino al modello in gesso su cui venivano fissati i chiodini (chiamati “repère”), grazie ai quali era possibile trasferire nel marmo le esatte proporzioni dell’opera. Tra le opere esposte ricordiamo l’elegante scultura in gesso “Danzatrice con le mani sui fianchi” (1812) e il busto in marmo “Francesco I d’Austria” (1804)
Il tutto nella cornice suggestiva del Collegio Saint-Bénin, antico priorato e storica istituzione scolastica situata nel centro di Aosta, a pochi passi dalla stazione ferroviaria.
L’esposizione resterà aperta sino all’11 ottobre 2015. Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; entrata gratuita per i minori di 18 anni.
Un’occasione da non perdere per gli amanti dell’arte Neoclassica e non solo.
Mirko Ghiani
[Immagini da turismoitalianews.it, artemagazine.it e ansa.it]
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