José Alberto Varela, fondatore di Ayahuasca International e della prima Scuola Europea Ayahuasquera, visita Milano e Torino, nel suo tour in Europa e in America, per condividere la sua esperienza di oltre due decenni in integrazione di tecniche e metodi di evoluzione dell’umano. Alberto Varela sta formando decine di persone che vogliono lavorare con la
José Alberto Varela, fondatore di Ayahuasca International e della prima Scuola Europea Ayahuasquera, visita Milano e Torino, nel suo tour in Europa e in America, per condividere la sua esperienza di oltre due decenni in integrazione di tecniche e metodi di evoluzione dell’umano.
Alberto Varela sta formando decine di persone che vogliono lavorare con la evoluzione interiore, libera da dipendenze e attaccamenti alle tecniche e filosofie.
È possibile unire l’Ayahuasca con la psicoterapia e la meditazione? Sono compatibili le piante sanatorie dell’Amazzonia con le tecniche terapeutiche occidentali? Come è possibile portare avanti un processo di sanazione integrando lo sciamanico con lo psicoterapeutico? La foresta amazzonica con l’Occidente?
Ayahuasca International è la più grande organizzazione al mondo dedicata all’espansione del lavoro psicoterapeutico con Ayahuasca, una pianta medicinale delle foreste amazzoniche, considerata sacra dalle popolazioni locali e dagli Indios Pianta Maestra. Il termine deriva da due parole Quechua, un’antica lingua parlata dalle popolazioni sudamericane, ovvero aya “anima o spirito” e huasca “liana o corda”: in sintesi definibile dunque liana dello spirito. È una pianta psicoattiva, in quanto l’assunzione dà luogo a esperienze interiori “visionarie” e/o “spirituali”. Non considerabile una “sostanza allucinogena” o una “droga ricreativa”, molti la identificano come una vera e propria medicina per l’anima.
L’Ayahuasca è una bevanda preparata dagli sciamani o curanderi indigeni per i riti di visione e di comunicazione con il divino, ed è prodotta miscelando in un decotto diverse piante, principalmente le liane polverizzate di Banisteriopsis caapi e le foglie di Psychotria viridis, contenenti dimetiltriptamina (DMT), una triptamina allucinogena endogena, e alcaloidi armalinici.
Secondo Ayahuasca International, rappresentata da Milos, Andrea Guibaudo, Erik Yohao Moreno Orozco, Michela Uan Fei, Desiree Ieva, Alessandra Gandolfo e Walter Bisio, facilitatori formati nella Scuola Europea Ayahuasquer, l’Ayahuasca può essere usato come strumento di superamento personale, ed proprio su questo tema e sulle questioni legate alle domande suddette che si baserà la conferenza di Alberto Varela di martedì 28 aprile alle ore 20.45 a Torino, definita dagli organizzatori un intero seminario di crescita interiore. L’ingresso è pari a 7€ che, se si acquista il libro Alberto Varela, vengono scontati.
Si segnala inoltre che la stessa conferenza sarà riproposta a Milano il 29 aprile presso la Sala Gardenia, in via Luigi Manzotti 10 /A e che dal 30 aprile al 3 maggio nel capoluogo lombardo si terrà il ritiro psicosciamanico.
Per informazioni e prenotazioni, è necessario scrivere un e-mail a ayahuascaitalia@gmail.com o a ayahuascaitalia@yahoo.es, o chiamare al 3246898478.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: oltre-confine.com, culture.you-ng.it, facebook.com]
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