Doveva essere la madre di tutte le partite, ma in realtà è stata una gara soporifera in cui la Roma ha avuto la prima vera occasione, per modo di dire, al 71esimo minuto. Un po’ meglio la Juve che, malgrado le assenze importanti, si è difesa con ordine concedendo poco o nulla. Il rammarico per
Doveva essere la madre di tutte le partite, ma in realtà è stata una gara soporifera in cui la Roma ha avuto la prima vera occasione, per modo di dire, al 71esimo minuto. Un po’ meglio la Juve che, malgrado le assenze importanti, si è difesa con ordine concedendo poco o nulla. Il rammarico per i Campioni d’Italia è non aver sfruttato il vantaggio ottenuto con la splendida punizione di Tevez e l’uomo in più negli ultimi trenta minuti.
Ma veniamo al racconto della partita. I padroni di casa iniziano con una formazione a sorpresa lasciando fuori Nainggolan e Astori a favore di Keita e Yanga-Mbiwa. Anche Iturbe, apparso in ottima forma nella partite precedenti, si accomoda in panchina. Nella Juve, invece, sempre fuori Pirlo per infortunio e precauzionalmente a riposo Pogba per un problema muscolare. I bianconeri si schierano quindi con un 3-5-2 e con Caceres, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner, Marchisio, Vidal, Pereyra, Evra a centrocampo e Tevez e Morata in attacco.
Partita equilibrata fin dall’inizio con i giallorossi che fanno un possesso palla sterile. I bianconeri, al contrario, chiudono tutti gli spazi e ripartono con grande velocità sfruttando soprattutto l’argentino Pereyra in serata di grazia. La prima occasione pericolosa è per gli ospiti proprio su di una ripartenza di Pereyra che lancia Tevez anticipato per un soffio da Manolas che rischia l’autogol. Cinque minuti dopo è ancora la Juve a rendersi pericolosa con un cross teso di Evra sempre per il solito Pereyra che manca di poco la deviazione al volo. Si va al riposo senza altri grandi sussulti. Nella ripresa l’inerzia del match non cambia con la Roma che mantiene il possesso del pallone senza però creare pericoli per la porta di Buffon. Sono, invece, sempre i bianconeri a creare scompiglio nella difesa capitolina con un tiro di sinistro di Vidal al 50esimo che sfiora il palo. Al 61esimo, ecco poi il doppio episodio che potrebbe cambiare definitivamente la gara. Tevez lancia Vidal che viene sgambettato da Torosidis che già ammonito, subisce giustamente il secondo giallo che gli costa l’espulsione. Sulla punizione, poi, è Carlitos Tevez che si trasforma in Pirlo superando la barriera giallorossa e battendo De Sanctis. La partita sembra finita, ma è proprio qui che la Roma con un paio di cambi azzeccati si rimette in corsa. Escono, infatti Totti e De Rossi per fare spazio a Iturbe e Nainggolan. Proprio Iturbe con la sua velocità crea problemi alla difesa bianconera fino a quel momento mai veramente impegnata. Al 76esimo, infatti, l’argentino salta Chiellini che lo stende e sulla successiva punizione di Florenzi, Keita si aiuta di mestiere, anticipa Caceres e di testa realizza l’1-1.
Il match si accende improvviamente con ripartenze da una parte e dall’altra, anche se vere occasioni da qui in avanti non se ne vedono. Finisce cosi in parità 1-1 una gara in cui la Juventus, per opportunità create e per come si era messo l’incontro, può avere qualche rammarico in più della Roma. I bianconeri rimangono comunque a +9 sui giallorossi secondi in classifica e mettono una serie ipoteca sul quarto scudetto consecutivo pur mancando ancora 13 giornate alla fine del campionato.
N.C.
[Fonti delle immagini: sportimes.it, listicket.com, lastampa.it, frontgroup.ch]
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