Una festa per ricominciare, una festa grazie al Museo Porte Aperte, alla mostra “Il Mare” e all’Officina dei Piccoli Laboratori, con animazioni e dimostrazioni scientifiche, visite guidate e incontri speciali per gli studenti e giovani amici di Città della Scienza. Domani, 4 marzo, due anni dopo l’incendio che si sprigionò nei padiglioni del Science Centre di
Una festa per ricominciare, una festa grazie al Museo Porte Aperte, alla mostra “Il Mare” e all’Officina dei Piccoli Laboratori, con animazioni e dimostrazioni scientifiche, visite guidate e incontri speciali per gli studenti e giovani amici di Città della Scienza.
Domani, 4 marzo, due anni dopo l’incendio che si sprigionò nei padiglioni del Science Centre di Napoli distruggendolo quasi totalmente, la Città della Scienza vuole ripartire in festa.
A completare la giornata, l’inaugurazione della mostra “MESSA A FUOCO”: la scelta è stata quella di affidare a quattro grandi fotografi napoletani la memoria del rogo e il momento stesso in cui il Museo riprogetta se stesso con un concorso internazionale di architettura per la realizzazione del nuovo Science Centre. Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Raffaela Mariniello dedicano a Città della Scienza l’esposizione fotografica, a cura di Giuliano Sergio e Alessandra Drioli, che sarà inaugurata mercoledì 4 marzo alle ore 18 nel Padiglione Marie Curie e resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015.
L’obiettivo è quello di offrire alla città la memoria del rogo che ha cercato di cancellare il suo museo e, per gli artisti, significa donare un motivo di rinascita, incarnare la forza di una società che non si arrende.
Ciò che accomuna la ricerca dei quattro fotografi è l’esperienza del rogo. Entrare nell’edificio significa penetrare in una piaga, dimenticare il paesaggio, rinunciare ad ogni forma di cronaca. Uno scorcio di storia locale da non dimenticare, per migliorare e ricostruire.
Mirko Ghiani
[Immagini da museincampania.it, pionero.it]
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