Il Karkadé si ricava dai fiori di ibisco (Hibiscus sabdariffa) e ha un colore rosso intenso. La pianta appartiene alla famiglia delle malvacee, e come la malva stessa ha proprietà lenitive, risultando indicata per tutti gli stati di infiammazione, e anche per raffreddori e mal di gola. Contiene acidi organici tra cui l’acido ascorbico (Vitamina
Il Karkadé si ricava dai fiori di ibisco (Hibiscus sabdariffa) e ha un colore rosso intenso. La pianta appartiene alla famiglia delle malvacee, e come la malva stessa ha proprietà lenitive, risultando indicata per tutti gli stati di infiammazione, e anche per raffreddori e mal di gola. Contiene acidi organici tra cui l’acido ascorbico (Vitamina C) e fitosteroli antocianosidi. Questi ultimi la rendono vasoprotettiva, indicata nei casi di fragilità capillare, varici, emorroidi, cellulite e cuperosi. Recenti studi inoltre ne hanno messo in luce le proprietà regolatrici della pressione. Essa infatti permette da un lato l’eliminazione delle tossine attraverso la diuresi, dall’altro svolge un’azione fluidificante del sangue favorendo un miglior funzionamento di tutto il sistema cardiocircolatorio. Sembra che la parola Karkadè derivi dal nome “karkadeb” con cui essa era conosciuta in Etiopia. L’infuso di questa pianta divenne noto in Italia in epoca fascista, quando il governo imponeva l’utilizzo di prodotti autoctoni o provenienti dalle colonie, sostituendo così il tè. Gradevole da bere calda o tiepida, ottima fredda per alleviare l’effetto della canicola estiva. È importante ricordare che, se assunta in grandi quantità, risulta lievemente lassativa. Da utilizzare con cautela durante gravidanza e allattamento.
Chiara Trompetto
[Fonte dell’immagine: my-personaltrainer.it]
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