La Metropolitana di Torino è la prima in Italia a essere completamente cardioprotetta. Sono stati, infatti, consegnati ieri i 17 Punti Blu Salvavita dotati di defibrillatori semiautomatici esterni, donati nell’ambito del Progetto Vita Piemonte, grazie al contributo di Specchio dei Tempi. Da ieri, quindi, tutte le stazioni della Metro sono coperte dalle necessarie apparecchiature, le
La Metropolitana di Torino è la prima in Italia a essere completamente cardioprotetta. Sono stati, infatti, consegnati ieri i 17 Punti Blu Salvavita dotati di defibrillatori semiautomatici esterni, donati nell’ambito del Progetto Vita Piemonte, grazie al contributo di Specchio dei Tempi.
Da ieri, quindi, tutte le stazioni della Metro sono coperte dalle necessarie apparecchiature, le prime quattro erano, infatti, state posizionate nel mese di luglio nelle stazioni nodali, Fermi, Porta Susa, Porta Nuova e Lingotto e a sistemare il Punto Blu Salvavita sono stati circa 600 alunni delle scuole torinesi che ad ogni stazione, hanno dato prova della competenza acquisita in seguito alla formazione sulla rianimazione cardiopolmonare che, dallo scorso anno la Onlus Piemonte Cuore sta offrendo scuole e società sportive.
Il progetto italiano, che prende l’avvio dall’esempio virtuoso di Piacenza, prima città cardioprotetta d’Europa, è stato presentato ieri nell’ambito di una conferenza stampa alla stazione Marconi, moderata dal nostro Vice Direttore Elena Miglietti.
Oltre a Marcello Segre, Presidente di Piemonte Cuore Onlus, molte le istituzioni presenti, a cominciare dal padrone di casa Valter Ceresa, Presidente e Amministratore Delegato GTT e a Roberto Bellato, Presidente Specchio dei Tempi. Quindi gli ospiti, Antonio Saitta, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte e Claudio Lubatti, Assessore ai Trasporti del Comune di Torino, confortanti le parole della Dott.ssa Daniela Aschieri, Cardiologo e Responsabile di Progetto Vita che ha puntato l’attenzione sul valore culturale del progetto, che parte dalla sensibilizzazione dei cittadini su un apparecchio, il defibrillatore, che è in grado di salvare la vita al 30% delle persone colpite da arresto cardiaco.
Testimonial del progetto e madrina della giornata, Federica Lisi Bovolenta, che già da settembre 2014 ha accompagnato molte iniziative piemontesi sul tema della cardioprotezione e che in questa occasione ha presentato l’Associazione “Noi non ci lasceremo mai”, che a pieno titolo entra a far parte dei progetti che fanno capo a Progetto Vita. Legata in questo progetto alla Dott.ssa Aschieri, trasformano in pratica un pensiero potente, quello di aiutare chiunque a vivere con maggior consapevolezza e quindi con maggiore qualità, quel bene, troppe volte dato per scontato, ma preziosissimo, che è la vita, attraverso iniziative, soprattutto rivolte ai giovani, che partono dallo sport, per toccare diversi ambiti.
Presente alla manifestazione anche Daniele Pivato in rappresentanza della Bussola Volley Beinasco, squadra impegnata nel campionato nazionale di Serie B2, testimonial di Piemonte Cuore con lo slogan “Uniti per far battere il cuore”. Come ha ricordato Elena Miglietti, la Bussola Volley si è impegnata con un giuramento sottoscritto dalle atlete e dai dirigenti che hanno partecipato alla formazione propedeutica all’installazione del defibrillatore nella Palestra Serao, sede delle gare, un giuramento che è un intento poderoso a non tirarsi indietro in caso di difficoltà:”Io intervengo”!
Redazione ArtInMovimento Magazine
[Fonte Foto: Massimo Pisani Ph]
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