Venerdì 30 gennaio, dalle 21.00 alle 23.00, per il ciclo Dove soffia lo spirito. Incontri e confronti di spiritualità laica, in collaborazione con i Frigoriferi Milanesi, Philo – Scuola superiore di pratiche filosofiche, presso la propria sede ubicata in via Piranesi 10/12 a Milano (raggiungibile con Passante Ferroviario/Porta Vittoria – Autobus/73 e 90 – Tram/12-27),
Venerdì 30 gennaio, dalle 21.00 alle 23.00, per il ciclo Dove soffia lo spirito. Incontri e confronti di spiritualità laica, in collaborazione con i Frigoriferi Milanesi, Philo – Scuola superiore di pratiche filosofiche, presso la propria sede ubicata in via Piranesi 10/12 a Milano (raggiungibile con Passante Ferroviario/Porta Vittoria – Autobus/73 e 90 – Tram/12-27), propone la presentazione del libro di Giulio Busi e Raphael Ebgi, Giovanni Pico della Mirandola. Mito, Magia e Qabbalah (Einaudi, 2014, collana Millenni)
Giulio Busi è uno dei maggiori esperti di misticismo ebraico e di Qabbalah. Dopo Venezia è diventato professore a Berlino. Diversi suoi libri sono pubblicati dai Millenni Einaudi. Questo libro raccoglie una sorta di Thesaurus del pensiero di Giovanni Pico della Mirandola.
Secondo Philo si tratta di un grande anticipatore che viene dall’alba del Rinascimento, a cui si deve un pensiero che, incentrato sulla dignità-libertà dell’uomo, si apre a un forte ecumenismo ante litteram, innanzitutto nella proposta di sintesi fra cultura grecoromana, tradizione ebraica e messaggio cristiano, dunque un padre della spiritualità laica.
La Casa editrice così presenta la figura di Pico della Mirandola e il volume in questione: Lorenzo de’ Medici, tra i pochissimi che riuscirono a confrontarsi con lui (quasi) alla pari, lo definí «istrumento da sapere fare il male et il bene» e Pico, di cui tanto si è parlato e scritto, ci appare ancora come un enigma. L’Orazione sulla dignità dell’uomo è considerata uno dei testi piú rappresentativi del Rinascimento, ma il resto della sua opera – in tutta la sua lussureggiante erudizione – rimane quasi inaccessibile, tanto ricco da sconcertare e confondere. Con questo libro viene per la prima volta individuata una chiave interpretativa forte, che pone al centro delle riflessioni pichiane l’intreccio tra mito, magia eqabbalah: i tre gradini piú alti della scala sapienziale disegnata dal Conte. Dal Bacio al Vino, passando per Bacco, Muse e Veneri, il volume è organizzato come un dizionario, per lemmi, e a ogni voce corrisponde una selezione di brani di Pico sul tema. In un commento apposito si offre poi un’analisi del «Pico visivo», ovvero del rapporto tra le idee del Conte e alcuni capolavori dell’arte quattrocentesca. Con lo strumento dell’antologia dell’antologia, Busi ed Ebgi affrontano l’aggrovigliata matassa del pensiero di Pico. E riescono a districarla come finora non era ancora successo.
All’evento a ingresso gratuito, curato da cura Mauro Bersani e Romano Màdera, interverrà anche Francesco Tedeschi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Redazione di ArtInMovimento Magazine
[Fonti delle immagini: Giovanni Pico della Mirandola, Galleria degli Uffizi cit. in it.wikipedia.org; einaudi.it, giuliobusi.eu]
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