Oggi, 4 febbraio, è la Giornata Mondiale del cancro, sostenuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un momento di riflessione che serve non solo a fare il punto della situazione sui progressi in oncologia, ma diventa anche un’occasione per aumentare la consapevolezza e l’informazione sui tumori e sulle questioni ad essi collegati. Non c’è solo la
Oggi, 4 febbraio, è la Giornata Mondiale del cancro, sostenuta anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di un momento di riflessione che serve non solo a fare il punto della situazione sui progressi in oncologia, ma diventa anche un’occasione per aumentare la consapevolezza e l’informazione sui tumori e sulle questioni ad essi collegati.
Non c’è solo la malattia certamente complessa, ci sono i problemi dei familiari e di chi vive da vicino questa situazione, ci sono le speranze, la determinazione e la voglia di farcela di chi vive il cancro.
Qualche dato
Il cancro è una delle malattie più temute nella nostra società, ed è considerata una priorità nell’ambito della ricerca e cura in medicina. In Italia ogni anno ci sono 300.000 diagnosi, ma sono anche aumentati gli screening precoci che facilitano il decorso delle terapie.
Nel mondo ogni anno a più di 12 milioni di persone viene diagnosticato un tumore e 7.6 milioni muoiono di questa malattia: di questi, la metà in una fascia d’età tra i 30 ed i 69 anni. Se non si prenderanno iniziative concrete, si stima che si arriverà a 26 milioni di nuovi casi e a 17 milioni di morti entro il 2030, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
I miti da sfatare
Dietro espressioni come ‘malattia grave’ o ‘male incurabile’ si è creato un mondo di informazioni errate e talvolta anche potenzialmente pericolose per la salute delle persone. Ci sono ancora tanti falsi miti intorno al cancro, tutti da sfatare.
In primis, parlare del cancro non fomenta la paura, ma anzi aumenta la conoscenza, la gestione della malattia e soprattutto le possibilità di prevenzione. Di cancro c’è bisogno di parlare, non solo il 4 febbraio. Affrontare in modo aperto il tema dei tumori è utile a tutti, malati e non. Molti studi hanno dimostrato che il supporto di amici, parenti e gruppi di pazienti riduce l’ansia e lo sconforto dei malati e migliora la loro qualità della vita. Parlare apertamente di cancro è poi importante per aumentare la consapevolezza dei rischi e far sì che le persone adottino abitudini e stili di vita utili a ridurli.
Perciò è fondamentale promuovere il dibattito pubblico sui tumori, per aiutare i pazienti a recuperare un’immagine positiva del proprio corpo, a ricevere il sostegno dei caregivers (parenti e amici) e a trovare ambienti lavorativi in grado di comprendere le loro necessità.
La malattia può essere un argomento delicato, ma poterne parlare apertamente è importante. Una diagnosi di cancro può cambiare la vita ed essere vissuta come un trauma, con vissuti di tristezza, rabbia, ansia e solitudine. Confidarsi col partner, in famiglia, con gli amici o con i colleghi può alleviare lo stato di malessere psicologico dovuto alla malattia.
Secondo le ricerche, la maggior parte dei tumori ha segni e sintomi premonitori che, attraverso screening e test diagnostici precoci, possono essere colti per debellare prima e meglio la malattia: pensiamo solo ai benefici delle campagne per l’auto-palpazione del seno per le donne. I sintomi possono essere subdoli, ma bisogna imparare a riconoscerli, anche perché si curano meglio se presi nelle fasi iniziali.
Infine, non è vero che contro il cancro non si può fare nulla: la prevenzione resta fondamentale e uno stile di vita sano riduce il rischio dell’insorgenza di tumori. Soprattutto è bene evitare il fumo che è causa del 71% del tumore al polmone e concorre al 22% allo sviluppo degli altri tipi di cancro.
Ma esistono anche altri fattori di rischio, come l’alcool e l’obesità. L’attività fisica regolare e una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, invece, riducono il rischio di contrarre molti tumori, e un’esposizione controllata al sole è cruciale per evitare il melanoma. E un vaccino contro l’HPV (Human Papilloma Virus) può proteggere le ragazze dal cancro della cervice.
La prevenzione rimane lo strumento più efficace per evitare i tumori, per vivere bene e più a lungo, seguendo poche semplici regole quotidiane: smettere di fumare ed evitare il fumo passivo, limitare il consumo di alcool, seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica, evitare l’esposizione eccessiva al sole.
E l’impegno costante rimane quello di aiutare chi si ammala ad avere condizioni di qualità della vita accettabili e umane, a lenire il dolore inutile, anche se fa paura e mette in crisi.
Pier Luigi Gallucci
[Fonti delle immagini: salute.robadadonne.it, lifestyle.tiscali.it, altiusdirectory.com, si24.it, medicinalive.com, blog.ilgiornale.it, blog.comender.it ]
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