Oggi, 22 marzo, è la Giornata Mondiale dell’Acqua. “Una giornata per l’acqua e l’acqua per uno sviluppo sostenibile”. Questa la frase che campeggia sul sito ufficiale di questa ricorrenza nata con lo scopo di informare e sensibilizzare. Primo elemento in cui si trova l’essere durante i mesi di vita nel ventre materno, componente principale del
Oggi, 22 marzo, è la Giornata Mondiale dell’Acqua.
“Una giornata per l’acqua e l’acqua per uno sviluppo sostenibile”. Questa la frase che campeggia sul sito ufficiale di questa ricorrenza nata con lo scopo di informare e sensibilizzare.
Primo elemento in cui si trova l’essere durante i mesi di vita nel ventre materno, componente principale del nostro corpo (il 75%), che cos’altro rappresenta l’acqua? L’acqua è salute, è natura ma anche urbanizzazione, è importante per l’industria e fonte di energia, è importante per il nutrimento ed è simbolo di equità.
Questa giornata è stata indetta dall’ONU nel 1992 e giunge quindi quest’anno alla 24esima edizione. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha voluto lasciare questo messaggio per la giornata odierna:
“Quest’anno, dal momento che le Nazioni Unite si preparano ad adottare nel mese di settembre una nuova agenda post-2015 sullo sviluppo sostenibile, la Giornata Mondiale dell’Acqua sottolinea il ruolo fondamentale e interconnesso dell’acqua. Ci affidiamo all’acqua per la salute pubblica e per un progresso equo, essa è essenziale per il cibo e la sicurezza dell’energia ed è alla base del funzionamento delle industrie.
L’inizio del cambiamento climatico, la crescente domanda da parte dell’agricoltura, dell’industria e delle città di risorse idriche non illimitate, e il crescente inquinamento in molte aree stanno affrettando un crisi idrica che può essere affrontata solo con politiche intersettoriali e una pianificazione olistica a livello internazionale, regionale e globale.
Tra le questioni più importanti vi sono l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici. Nonostante i progressi compiuti nell’ambito degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio adottati nel 2000, circa 750 milioni di persone – più di un decimo della popolazione mondiale- rimangono senza l’accesso a un migliore approvvigionamento di acqua. In particolare donne e bambini sono interessati a questa mancanza, in quanto non è solo compromessa la loro salute, ma impiegano molte ore nell’attività improduttiva -e spesso pericolosa- di raccolta dell’acqua.
Le statistiche sui sistemi igienico-sanitari sono ancora meno incoraggianti. Circa 2,5 miliardi di persone vivono ancora senza servizi igienici adeguati, circa un miliardo pratica la defecazione all’aperto rendendo il risanamento la parte più difficile degli Obiettivi del Millennio. Non potremo realizzare un mondo di dignità, salute e prosperità per tutti fino a che non avremo affrontato questo bisogno urgente.
Il nostro futuro sostenibile è anche messo a repentaglio dal cambiamento climatico, che è il motivo per cui gli Stati Membri stanno lavorando intensamente verso un significativo accordo sul clima per il prossimo dicembre a Parigi. Nei prossimi anni le emissioni di gas serra dovranno diminuire in modo significativo, al fine di evitare gli impatti peggiori del cambiamento climatico, che comprendono modelli climatici diversi e la minaccia della carenza idrica per gran parte del Pianeta.
Per affrontare le numerose sfide legate all’acqua dobbiamo lavorare in uno spirito di urgente cooperazione, aperti a nuove idee e innovazione, e preparati a condividere le soluzioni di cui tutti abbiamo bisogno per un futuro sostenibile. Così facendo possiamo mettere fine alla povertà, promuovere benessere e prosperità globali, proteggere l’ambiente e fronteggiare la minaccia del cambiamento climatico”.
Molte iniziative sono state promosse a livello locale da enti e associazioni, specialmente per quanto riguarda la riduzione dello spreco di acqua, bene prezioso i cui utilizzi e implicazioni spesso non sono ben conosciuti. L’attenzione è stata posta sul fatto che spreco di acqua equivale a spreco di cibo, per l’utilizzo fondamentale dell’ ”oro blu” nei processi produttivi. Come ricordato da Ban Ki-moon nel suo importante messaggio un miglioramento nelle possibilità di accesso alle risorse idriche rappresenterebbe in molte zone del mondo anche un modo per migliorare le condizioni di vita di donne e bambini, permettendo un più equo, armonico e rapido sviluppo di quelle società. Gli Obiettivi del Millennio non sono stati raggiunti e sempre nuove sfide si aggiungono sulla difficile strada verso un futuro sostenibile. Il lavoro e le volontà condivise dagli Stati sono uno stimolo a impegnarci a fondo, quotidianamente, come singoli e all’interno delle nostre comunità, per regalare alle generazioni che ci succederanno un mondo migliore di quello attuale.
Chiara Trompetto (traduzione a cura dell’autrice)
[Fonti delle immagini: unwater.org]
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