Il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea delle Nazioni Unite redige la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella quale viene dichiarato che il rispetto e la dignità per ogni essere umano devono essere le basi fondamentali per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale è stata proclamata invece
Il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea delle Nazioni Unite redige la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nella quale viene dichiarato che il rispetto e la dignità per ogni essere umano devono essere le basi fondamentali per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale è stata proclamata invece il 15 ottobre 1978 presso la sede dell’UNESCO a Parigi. Il suo testo, redatto nel corso di riunioni internazionali da personalità appartenenti al mondo scientifico, giuridico e filosofico e alle principali associazioni mondiali di protezione animale, costituisce una presa di posizione filosofica riguardo ai rapporti tra la specie umana e le altre specie. Simbolicamente, il 10 dicembre è diventata la Giornata internazionale per i diritti degli animali.
L’art. 1 cita: Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza, non esprime un’effettiva eguaglianza tra le specie, ma afferma il diritto di tutte le specie alla vita, proprio nel nome di un equilibrio naturale da preservare.
L’uomo, nonostante sia comparso sulla terra relativamente in epoca recente, ha stabilito un codice di diritti relativi alla propria specie senza però considerare che la vita non appartiene, di per sé, alla specie umana. La vita è propria di ogni essere vivente e l’uomo non ne è il creatore. L’antropocentrismo, che ha caratterizzato la storia da quando l’uomo ne ha avuto coscienza, ha condotto allo specismo. Formando una perfetta triade dell’intolleranza con razzismo e sessismo, lo specismo è un pensiero discriminatorio fondato sull’idea che gli umani abbiano diritti superiori alle specie non-umane. Di conseguenza sarebbe lecito adottare un atteggiamento differente secondo le specie, pensando di avere il potere di vita o di morte a seconda di un fantomatico ordine di utilità per l’uomo. Proprio a causa dello specismo, si attua un atteggiamento molto diffuso: è normale viziare il cane o il gatto di casa senza pensare che ci si possa trovare nel piatto una mucca, un coniglio o un cavallo. Allora quale ordine di importanza diamo agli animali? Perché un cane può essere il nostro migliore amico e una mucca il nostro miglior pasto?
L’intelligenza è umana, mentre all’animale è stato concesso, di grazia, l’istinto. Nel frattempo, proprio a causa di questa idea, milioni di animali vengono uccisi in tutto il mondo per puro divertissement e senza un effettivo bisogno alimentare. Non dimentichiamo tutti quegli animali che vengono concepiti esclusivamente per finalità alimentari umane: ne sono un terribile esempio gli allevamenti intensivi.
Proprio in occasione della Giornata mondiale dei diritti degli animali vengono lanciate molte petizioni in loro difesa, tra le tante quella per istituire un database condiviso da tutte le forze dell’ordine e dalle autorità sanitarie, dedicata a furti e sparizioni di cani, gatti e altri animali d’affezione.
In questa giornata così importante vi invitiamo a leggere gli articoli della dichiarazione, riflettendo su quante nostre abitudini quotidiane potrebbero essere facilmente modificate, migliorando di conseguenza la vita di ogni essere vivente sulla terra.
Buona lettura.
Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.
Articolo 2
1 – Ogni animale ha diritto al rispetto.
2 – L’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di
sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3 – Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell’uomo.
Articolo 3
1 – Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2 – Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, ne angoscia.
Articolo 4
1 – Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere nel suo ambiente naturale, terrestre, aereo o acquatico ed il diritto di riprodursi.
2 – Ogni privazione della libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
Articolo 5
1 – Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2 – Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
Articolo 6
1 – Ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua longevità.
2 – L’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Articolo 7
1 – Ogni animale che lavora ha diritto a limiti ragionevoli della durata e dell’integrità del lavoro, ad
un’alimentazione adeguata ed al riposo.
Articolo 8
1 – La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica e psichica è incompatibile con i diritti dell’animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale sia di ogni altra forma di sperimentazione.
2 – Le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.
Articolo 9
1 – Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà o dolore.
Articolo 10
1 – Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo.
2 – Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità
dell’animale.
Articolo 11
1 – Ogni atto che comporti l’uccisione di un animale senza necessità è biocidio, cioè un delitto contro la vita.
Articolo 12
1 – Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un
delitto contro la specie.
2 – L’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.
Articolo 13
1 – L’animale morto deve essere trattato con rispetto.
2 – Le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.
Articolo 14
1 – Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2 – I diritti dell’animale devono essere difesi dalla Legge come i diritti dell’uomo.
Mirko Ghiani
[dariovegan.altervista.com, noelife.com, repubblica.it, luigitarantini.com]
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