Si tratta di un convegno proiettivo e orientato alla ricerca. Difatti tra gli obiettivi che lo staff si pone si perseguire attraverso questi tre giorni vi sono celebrare l’esistenza; veicolare il concetto di continuità dopo la morte fisica; realizzare un laboratorio alchemico per confrontarsi col tema del passaggio all’oltre; dare speranza a chi ha perso i propri cari, in particolare i figli; evidenziare lo stato dell’arte della ricerca sulla vita oltre la vita; e far riflettere su quanto amore vi è da dare al di là del dolore per la perdita. Direttore e presentatore dell’evento è Annunziato Gentiluomo Ph.D., presidente della realtà organizzatrice, affiancato nell’organizzazione da Francesca Lucà, Samuele Maritan, Evelyn Meuren, Lorenzo Ramasco e Matteo Valier.

“Vogliamo creare una rete d’amore e solidarietà per sostenere chi ha vissuto un lutto ed è invischiato in quel dolore che paralizza e appesantisce. Desideriamo dare dimostrazione che la morte non esiste e quindi non ha senso averne paura: è semplicemente un’altra condizione dell’essere, uno stare nella riva opposta del fiume. Crediamo che il sentimento amoroso rappresenti l’invisibile ponte che unisce l’aldiqua e l’aldilà e che tra questi due stati vi è solo un velo separatorio che oggi si può sollevare. Ci impegniamo per dare strumenti affinché chiunque possa risvegliare i propri talenti e iniziare a percepire la vicinanza di chi è passato oltre”

Annunziato Gentiluomo